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    Borioni: Gabbiadini e' la chiave Scudetto

    Borioni: Gabbiadini e' la chiave Scudetto

    Manolo Gabbiadini è il classico problema che non solo può risolversi in un non-problema, ma che addirittura può rappresentare un punto di forza nel Napoli che progetta giustamente grandi imprese in Europa League come in campionato.

    Che l’attaccante sappia farsi valere pur senza aver fin qui acquisito un ruolo da titolare fisso, è un dato sotto gli occhi di tutti. I gol parlano per lui. Meno scontati gli equilibri che devono sostenere questo tipo di situazione. In altre parole: non è mai facile ottenere il meglio da un giocatore che per ragioni tattiche viene spesso relegato in panchina quando per rendimento e capacità meriterebbe un maggior coinvolgimento nell’undici di partenza. Dove il ruolo di bomber designato è peraltro occupato da un certo Higuain. Non è facile, ma se nell’arco di una stagione al tecnico di turno (in questo caso, l’intelligenza e l’equilibrio di Sarri garantiscono per il meglio) riesce l’operazione, la somma finale può essere vicina al miglior risultato, leggi scudetto.

    Basta guardare ai precedenti, che a proposito di titolo tricolore nelle ultime quattro stagioni sono riferibili solo alla Juventus. Nelle formazioni schierate prima da Conte e poi da Allegri, gli attaccanti ”di rincalzo” hanno sempre lasciato un segno sulle imprese della squadra segnando gol decisivi sui vari fronti (in Europa, come sta facendo proprio Gabbiadini, ma anche in coppa Italia – vedi Matri nella scorsa stagione contro la Fiorentina – oltre che in campionato). Un nome su tutti: Quagliarella. Ma anche, per dire, Borriello.

    Certo, e qui si torna al punto di partenza, è necessario che tutte le componenti siano sinergiche e che garantiscano un equilibrio complessivo. In altri casi la fretta produce esiti pessimi. La pressione tipica che condiziona il nostro calcio e che pretende risultati immediati può far pendere una carriera in un verso o nell’altro. Il caso che possiamo citare è quello di Destro. In piena fase di crescita, l’attaccante della Roma e - in quel momento - già della Nazionale non ha potuto o saputo sopportare le esclusioni dalla formazione titolare, ha accusato ricadute sul rendimento, è uscito lentamente dalle priorità di Garcia e, alla fine, approfittando della finestra invernale di mercato, è andato a cercare miglior fortuna con un’altra grande, il Milan, salvo infine ripiegare sul Bologna. Dove ha ritrovato il gol solo nell’ultima partita.    

    Cosa farà Gabbiadini? Seguirà le orme di Matri o Destro, cioè sarà costretto a trovare spazio altrove ma con il rischio di rimpiangere il passato, oppure saprà imporsi definitivamente nel Napoli, magari anche adattandosi alle circostanze, in una posizione da esterno se Sarri glielo consentirà, fino a diventare tanto prezioso quanto Higuain? In ogni caso, non è questo il momento delle decisioni affrettate, né per Gabbiadini e né per Sarri e il Napoli. Gestire e ancora gestire. Perché proprio qui sta la chiave del sogno scudetto.

    Luca Borioni

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