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  • Alla scoperta di Bolingoli-Mbombo

    Alla scoperta di Bolingoli-Mbombo

    • Giovanni Paini
    Con un nome così, vien quasi da sorridere. Invece Boli Bolingoli-Mbombo, al Club Brugge, sta stregando tutti. Lui è solo l'ultimo fenomeno del calcio belga, che ha sfornato talenti in quantità negli ultimi anni: basti pensare alla stella del Chelsea Eden Hazard, al giustiziere dell'Inter in Europa League Kevin De Bruyne o all'attaccante dell'Everton Romelu Lukaku. Ecco, Lukaku ha qualcosa in comune, con Bolingoli-Mbombo.

    BUONA FAMIGLIA - I Lukaku sono famiglia di calciatori: accanto al più famoso Romelu, classe 1993, troviamo Jordan Lukaku Bolingoli, il fratello di un anno più piccolo, oggi all'Ostenda in prestito dall'Anderlecht. E poi c'è lui: Boli, il cugino, fino ad oggi, meno famoso. Nato ad Anversa l'1 luglio 1995, Boli Bolingoli-Mbombo è un terzino sinistro, che si trasforma per necessità in esterno d'attacco. Con ottimi frutti: in 6 apparizioni in Europa League quest'anno, 3 reti e un assist. Gli ultimi due gol, proprio ieri sera in casa del Besiktas nel match di ritorno degli ottavi di finale.

    UNO RIDE, L'ALTRO NO - I due sigilli di Boli hanno permesso al Club Brugge di espugnare Istanbul e di qualificarsi ai quarti, contro i favori del pronostico. Entrato al 65', ci ha messo un quarto d'ora ad andare a segno: scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere e insacca. Dieci minuti dopo, concede il bis. Due gol da attaccante vero, e chissà che non diventi questo il suo nuovo, stabile, ruolo. Due gol alla Romelu Lukaku, il cugino triste. Non è bastato infatti il gol di Romelu, all'Everton, per avere la meglio della Dinamo Kiev, che si è imposta con un sonoro 5-2, condannando anche l'ultima squadra inglese all'eliminazione dall'Europa.

    TALENTO IN PROSPETTIVA - Mancino di 19 anni, Bolingoli-Mbombo ha messo insieme, ad oggi, 13 presenze totali in stagione, condite da 5 reti: oltre alle 3 in Europa League, 2 in Coppa del Belgio. Un giocatore con ampi margini di miglioramento, certo, ma dal futuro assicurato. Un prospetto interessante per molte squadre europee, ma lui al momento sta bene in Belgio, vicino a casa, per continuare il suo processo di crescita. E per dimostrare a tutti, con i gol e le prestazioni, che si può essere grandi giocatori, anche con un nome che fa sorridere.

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