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    Berardi, la svolta: da incompiuto a top con De Zerbi. Le big lo vogliono, ma resta ancora un dubbio sul futuro

    Berardi, la svolta: da incompiuto a top con De Zerbi. Le big lo vogliono, ma resta ancora un dubbio sul futuro

    • Gianluca Minchiotti
    L'ingresso in campo di Domenico Berardi durante Italia-Polonia è stato decisivo per chiudere la partita. Sul terreno di gioco dal 64' al posto di Bernardeschi, l'attaccante del Sassuolo è entrato subito nel vivo del match, con personalità, e all'84' ha segnato la rete che ha chiuso i giochi, a coronamento di un'azione spettacolare della Nazionale, impreziosita da un possesso palla durato ben 27 tocchi. 

    LA MATURITA' - Per Berardi, che ha compiuto 26 anni ad agosto, la scorsa stagione e l'inizio di quella in corso rappresentano un salto di qualità. Negli anni precedenti, c'erano stati il periodo dell'ascesa e la possibilità concreta di andare a giocare in una big (Juve soprattutto, ma anche Milan e Inter), ipotesi poi mai concretizzatasi, periodo al quale aveva fatto seguito una fase di stallo, condizionata anche dagli infortuni. Con De Zerbi, Berardi ha completato la sua maturazione tecnica e tattica, proponendosi fra i migliori interpreti del suo ruolo nel campionato italiano e riconquistando la Nazionale. 

    IL MERCATO - Nelle fase finali dell'ultimo mercato, l'ad del Sassuolo Giovanni Carnevali aveva parlato in questi termini dell'esterno calabrese: "Richieste ne ha avute, ne ha e ne avrà. Lo abbiamo trattenuto volontariamente, desideravamo restasse. Si parla di club italiani? Assolutamente sì. Tra queste richieste c'era anche quella del Milan? Col Milan abbiamo un ottimo rapporto, ma non ne abbiamo mai parlato".

    PRONTO PER IL FUTURO? - Se le premesse sono quelle viste da settembre a ieri (3 gol in 6 partite in neroverde, 2 reti in 3 match in azzurro), quella in corso potrebbe anche diventare l'annata della consacrazione definitiva di Berardi ad alti livelli. Il numero 25 del Sassuolo a quel punto dovrà davvero decidere cosa fare da grande: diventare per sempre l'uomo simbolo del club emiliano o provare a giocarsi le sue carte in un top team? La sensazione, finora, è che per aspetti caratteriali Berardi abbia preferito 'accontentarsi' della provincia e di una piazza come il Sassuolo (con tutto il rispetto per una società che sta facendo cose straordinarie), senza una vera volontà di cambiare aria. Questa stagione ci dirà di più, sulla figura di Berardi e sul suo futuro, perché c'è ancora questo dubbio da fugare. 

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