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Alderweireld e l'addio alla nazionale: "Pensavo di morire, colpa dello stress"
Nel 2021 il difensore centrale classe 1989 ha lasciato il Tottenham e dopo una breve parentesi all'Al-Duhail nel 2022 è tornato in patria, all'Anversa. Lì si è assicurato anche la partecipazione al suo terzo mondiale con il Belgio, quello di Qatar 2022, ma il 6 marzo 2023 ha annunciato a sorpresa il ritiro dalla nazionale dei Red Devils dopo 13 anni di militanza e 127 presenze con 5 gol.
A distanza di oltre un anno, Alderweireld ha svelato che dietro quella scelta c'erano motivi di salute.
"PENSAVO DI MORIRE" - Alderweireld è intervenuto alla trasmissione "Het Huis" su VRT e ha raccontato: "Dopo la partita di coppa persa contro l'Union SG ero arrabbiato e frustrato. Non sono riuscito a dormire la notte e la mattina dopo sono andato al club presto per fare una sessione di forza. Prima di partire, ho preso un'altra pillola di caffeina perché non mi piace il caffè".
"Mentre ero in macchina, all'improvviso il mio cuore ha cominciato a battere a mille all'ora. Ho pensato: mi sta venendo un infarto. Sono finito, non rivedrò mai più i miei figli. Mi sono accostato e ho camminato per un po' in un negozio di mobili e ho chiesto se potevano chiamare i soccorsi".
ATTACCO DI PANICO - Quando è arrivata l'ambulanza, il cuore di Toby batteva più lentamente. Ha rinunciato alla caffeina, ma poco dopo gli è capitato un altro episodio di notte e ha chiamato nuovamente l'ambulanza: "Alla fine ho sentito il cuore battere forte per tutto lo stress. Mi è venuto un attacco di panico, che mi ha fatto battere il cuore ancora più forte. Stavo diventando pazzo. E a un certo punto ho pensato di avere un infarto e di morire".
Alderweireld e l'Anversa tengono nascosto l'incidente: "Abbiamo fatto dei test estremi, ma andava tutto bene. Poi ho iniziato a parlare con la gente e dicevano che era dovuto al troppo stress. Si trattava semplicemente di un attacco di panico. Ora ne soffro ancora, ma posso dirlo perché so che non è niente".
L'ADDIO AL BELGIO - Si arriva così alla decisione di lasciare la nazionale, Alderweireld racconta: "Ho chiamato Tedesco e gli ho detto: 'Mister, me ne vado'. Ho vissuto dei momenti bellissimi, ho giocato cinque tornei. Potrei davvero voltare pagina".
"Ho una moglie fantastica che si fa completamente da parte per quello che faccio. Ma sa battere il pugno sul tavolo quando necessario. Lei mi ha detto: devi liberarti da questo peso".
IL TITOLO VINTO CON L'ANVERSA - Alderweireld conclude parlando del titolo vinto con l'Anversa quattro mesi più tardi: "Era incredibile, come se fosse scritto da qualche parte. L’ho fatto, l’abbiamo fatto… ma non ho festeggiato perché il mio cuore era in mezzo. Mi sono seduto in silenzio sul retro dell'autobus, sopraffatto dallo stress, ma questa volta con gioia".