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    Bastoni: '31 milioni? Non ci penso, sogno di giocare nell'Inter. Il Parma...''

    Bastoni: '31 milioni? Non ci penso, sogno di giocare nell'Inter. Il Parma...''

    Intervistato da Sky Sport il difensore del Parma, ma di proprietà dell'Inter, Alessandro Bastoni, ha parlato della sua infanzia, del suo futuro e del presente con la maglia della formazione emiliana.

    TITOLARE - "Era da tanto che non giocavo 90’, praticamente da Atalanta-Sassuolo della scorsa stagione e quindi è stato emozionante tornare in campo a Torino, soprattutto perché non vincevamo da tre partite ed è stato molto importante per noi e per me ottenere i tre punti”.

    TIFAVO PARMA - “Sono sempre stato molto legato al Parma anche perché avendo il Tardini a 15 minuti andavo spesso a vedere le partite. Mi piace pensare che il mio arrivo al Parma facesse parte del mio destino. Sono felice di essere qui, il nostro obiettivo è la salvezza, mentre il mio obiettivo è migliorare e giocare il più possibile”.


    PASSIONE NBA - "Passo la mia giornata diviso tra la playstation e l’NBA con Stephen Curry di Golden state che ammiro molto. Nel tempo libero oltre a questo cerco di riposare il più possibile. Ho tanti amici di Bergamo che vengono a trovarmi e passo con loro il mio tempo. Sento ancora Gollini, Toloi e Masiello: siamo molto legati".

    L'INTER - "Per ora non penso a quello che dicono su di me, sono concentrato sul Parma e logicamente facendo bene qui potrò realizzare il mio sogno di giocare a San Siro. Del resto mio papà è un grande tifoso dell’Inter e mi ha inculcato questa cultura nerazzurra. Diciamo che giocare nell’Inter è il sogno di entrambi”.

    IDOLO - “Ammiro tantissimo Sergio Ramos, non è il classico difensore che difende e basta ma è molto elegante. Provo ispirarmi a lui anche se è quasi impossibile raggiungere i suoi livelli. Io sono molto legato e rimarrò per sempre legato all’Atalanta, mi hanno fatto crescere ed esordire. Il segreto è stato Mino Favini che è il più grande responsabile del settore giovanile. Lui guarda prima dell’aspetto fisico quello tecnico, cosa che nessuno fa". 

    GASPERINI - "Gasperini posso solo ringraziarlo, sono molto legato a lui è l’allenatore che ha avuto il coraggio di buttarmi nella mischia quando forse non ero ancora pronto, devo tutto a lui”.


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