Inter: è Bianchi il vice Milito; costa e guadagna meno di Bobadilla e Floccari
La trama è complessa, ma il mercato invernale è sempre così: molte voci, qualche scambio abbozzato e la voglia di spendere poco che prende il sopravvento sul resto. Il protagonista numero 1 è Rolando Bianchi, centravantone e capitano del Torino. E' in scadenza a giugno e come tutti sanno è deiventato un uomo mercato: mister Ventura, di facciata, ha ribadito che nessuno è indispensabile. In realtà è l'unico granata che segna, ma secondo indiscrezioni raccolte da calciomercato.com la possibilità che rinnovi con il Toro è prossima allo zero.
La squadra in pole per lui è l'Inter, che cerca un vice Milito con caratteristiche specifiche. Il bomber granata è in concorrenza con Floccari e l'argentino Bobadilla, stella dello Young Boys, che costa 4 milioni ed è concupito da, Napoli, Basilea e Udinese. La B torna nel mercato interista anche sotto forma di Borriello, che al Genoa doveva risorgere, invece litiga con tutti e si pesta i piedi con Immobile. In questo momento, comunque, l'Inter vira decisa su Bianchi, perchè costa meno, guadagna meno e perchè puo' offrire al Toro qualche contropartita tecnica (Mariga, Livaja, Coutinho).
Rolando Bianchi, per un bel pò, è stato obiettivo anche della Fiorentina, che pero' ha cambiato idea davanti alla valutazione proposta da Urbano Cairo (3 milioni) e al rendimento importante del vecchietto Luca Toni. La trattativa si è quindi arenata, peccato per i granata che avevano messo le mani sul prestito con riscatto di Adem Ljajić e avevano pensato pure al vice- Toni, il fantasioso El Hamdaoui.
Quindi, se Bianchi verrà ceduto gennaio per far cassa (in corsa anche il Napoli), il Toro avrà urgenza di tornare a comprare davanti, la soluzione più interessante è Robert Acquafresca, terza scelta a Bologna. Difficile arrivare al vecchio pupillo Maxi Lopez e all'altro doriano Nicola Pozzi. Da Verona, un insider della società clivense, si è lasciato scappare che Sergio Pellissier non è più così incedibile come un tempo. Considerando che il vecchio bomber è un ex granata nato ad Aosta la cosa potrebbe stuzzicare il presidente Cairo