Toro, via Bianchi:| Pozzi o Floccari con Ljajic o Coutinho
Spinelli chiede 6 milioni per Siligardi, Cairo vira su Giorgi del Palermo. Sansone al Bologna per Acquafresca. Delio Rossi può bloccare Tissone alla Sampdoria.
Bianchi, un atto d'accusa contro il suo Toro.
Messaggio polemico destinato alla società: "Silenzio assordante che fa male all'anima".
L'attaccante è deluso perché Cairo e Petrachi continuano a non dirgli se vogliono tenerlo o cederlo.
L'Inter lo segue e propone in scambio Livaja e Mariga, ma adesso Ventura teme di perdere l'attaccante più forte che ha: segna solo Rolando.
(Tuttosport)
Toro, attacco da rifare in due mosse: Pozzi in pole, il sogno è Coutinho.
Bianchi parla anche con i gol, Sansone solo con le assenze. Il mercato del Toro è già entrato ufficialmente nel vivo. Per battere la sindrome da pareggio - otto, nessuno ne ha fatti di più - il club granata ha rotto gli indugi per cominciare quella che potrebbe essere una rivoluzione del reparto più in sofferenza: l’attacco. Novità potrebbero piovere ben presto sulla testa di Ventura. Petrachi lavora per regalare al tecnico già un colpo durante il ritiro invernale della squadra, fissato dal 28 dicembre al 5 gennaio prossimo a Ragusa.
L’ultimo segnale, al Torino, l’ha dato la partita contro il Genoa. ll capitano, di nuovo in gol dopo essersi sbloccato contro il Milan, è ancora l’anima di questo Toro. Lui è onorato di esserlo e su Twitter non manca occasione per ribadirlo a tutti, come una sorta di avviso ai naviganti. Parole e prestazioni che hanno fatto piacere anche a Cairo, il primo estimatore del giocatore. Adesso vendere il bomber a gennaio è più complicato, sebbene le richieste non manchino.
Invece, chi rischia di essere la prima uscita è l’unico attaccante acquistato dal Torino in estate: Sansone. La sua bocciatura, più che dal campo (10 presenze e un gol, ma solo tre partite da titolare), arriva dall’allenatore: con Ventura non ha mai legato. Se ne andrà. C’è la possibilità concreta che l’ex del Sassuolo non parta neppure per il ritiro in Sicilia, dove peraltro non sarà convocato Agostini.
La cessione di Sansone, che piace a mezza serie A, rientra nel primo dei due piani d’intervento studiati da Cairo: quello rapido per dare subito un segnale al tecnico. Sansone è inserito nella trattativa con la Sampdoria per arrivare a Pozzi, già seguito in passato: un’apertura benedetta da Ferrara, ma che con l’arrivo di Delio Rossi rischia di subire rallentamenti. Anzi, i blucerchiati hanno già rilanciato: è pronta un’offerta per Bianchi. Questa situazione può favorire l’arrivo di un altro promesso sposo: Barreto. Dopo le schermaglie estive legate alla formula della cessione, adesso l’attaccante si può ingaggiare anche in prestito secco.
La seconda strada che sta percorrendo il Toro riguarda i «colpi grossi». Sono operazioni più complicate, sulle quali però lavorerà fino al 31 gennaio, quando con l’avvicinarsi della chiusura del mercato si potrebbero spalancare le possibilità del portafogli di Cairo. In cima c’è Floccari della Lazio, nonostante Lotito l’abbia dichiarato incedibile. I granata lo seguono da tempo, secondo le indicazioni di Ventura. Poi c’è Ljajic della Fiorentina. Anche lui lo scorso giugno era finito nel taccuino del Toro, che però si è scontrato con la volontà di Montella. Ma alla fine il serbo ha raccolto 11 gettoni e un gol, cioè in pratica come Sansone in granata.
Nemmeno Coutinho è sicuro di restare all’Inter e Petrachi gli ha posato gli occhi addosso, in attesa di capire le decisioni di Moratti. La sua è una situazione da «last minute»: prima i nerazzurri devono rimpolpare l’attacco, poi trovare un vice Milito: seguono Bianchi e offrono Livaja, classe 1993, più il centrocampista Mariga. Ma non basta per convincere Cairo.