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    Atalantamania: l'importanza di chiamare il cambio, Gasperini li indovina sempre

    Atalantamania: l'importanza di chiamare il cambio, Gasperini li indovina sempre

    • Marina Belotti
    Sono già otto i gol segnati dall'Atalanta dai giocatori subentrati. Dalla panchina d'oro che per mister Gasperini però non è ancora così lunga in attacco. Ed è proprio lui, il tecnico di Grugliasco, ad indovinare i cambi nella ripresa che hanno fatto ribaltare ai nerazzurri tante gare. L'ultima, quella di ieri sera, col punto recuperato sul filo del rasoio che serve a tenersi stretta la vetta fino all'anno prossimo, ma soprattutto a tenere a distanza la Lazio.

    SETTE ASSIST- L'ha firmato Brescianini, al terzo gol in Serie A dopo la doppietta alla prima giornata. Era entrato da neanche quattro minuti. Non sono solo i gol ad arrivare dai subentrati, ma anche le tante occasioni da rete dei rinforzi freschissimi che  portano la superiorità numerica in attacco e aumentano la pressione in fase offensiva: sono sette gli assist serviti da subentranti (due per Bellanova e Cuadrado, due per Zaniolo e uno per Samardzic). Questa è la forza dell'Atalanta del 2024/2025: tutti si sentono titolari, anche e soprattutto quelli che entrano dopo un'ora di gioco, onorando la grande responsabilità di spaccare e cambiare il corso delle partite. 

    SCACCO MATTO- Poi c'è il Gasp, un indovino. Quando lancia Zaniolo, ecco l'assist o il gol oppure, come ieri, il gioco di sponda che dà il via all'azione del pari. L'affamato Brescianini è arrivato al momento giusto, da esterno a tutta fascia, una posizione inusuale che però gli ha permesso di spingere e trovare la zampata vincente. Poi c'è Samardzic, uno che non ha bisogno di accumulare minuti da inizio gara, ma che riesce a rodare e trovare la quadra subito, con punizioni e angoli velenosi oltre che col suo sinistro. Non per ultimo Cuadrado, che sta crescendo e anche se ha meno minuti nelle gambe li può sfruttare al momento giusto, quando gli altri sono stanchi e il cronometro gira veloce. C'è chi entra subito dopo il break, chi al 60', chi ancora gli ultimi dieci minuti. C'è un disegno prciso nella mente di Gasperini, che riesce a cambiare posizione (come gli scambi De Roon-Ederson), moduli e uomini a gara in corso, in una partita a scacchi con l'avversario. Da qui le mosse vincenti che hanno strappato due punti a Baroni, uno che l'ha partita l'aveva preparata benissimo.

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    Utente vxl 73731
    Utente vxl 73731

    Visto che i subentranti fanno sempre meglio dei titolari ultimamente perché non metterli dall'ini...

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