Atalantamania: la plusvalenza Retegui mette pressione all'Inter, il calendario è in discesa e il 2° posto un obiettivo

Marina Belotti
18 ore fa
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Con le sue azioni da gol in Serie A, 20 reti e 3 assist, ha superato ufficialmente le sue presenze (22) . Segna e fa segnare più di quanto gioca Mateo Retegui, entrato nella storia dell'Atalanta per il suo cinismo in tempi record. Il capocannoniere del torneo non si ferma più e trascina la squadra bergamasca sempre più vicino all'Inter, ora messa alle strette.

RETEGUI D'ORO- Il secondo posto l'Atalanta non l'ha mai ottenuto, l'ha sempre e solo sfiorato. Non sarà lo scudetto e per qualcuno sarà solo "il primo dei perdenti", ma a Bergamo il secondo gradino del podio ha un significato speciale. Il bomber di razza sa segnare in ogni modo, di controbalzo, di ribattuta, di collo piede, di testa. Certo, non chiedetegli rigori. Ventitré gol difficili in stagione per il numero 32 che, per la gioia dei fantacalcisti, riesce sempre a trovarsi al posto giusto al momento giusto. Il ct Spalletti si sfrega le mani, insieme a Kean ha un gioiello d'oro per la sua Italia. E se le sfrega anche patron Percassi, ieri in tribuna a Verona: Retegui vale già il doppio dei 25 milioni spesi in estate.

DA BRUGES A...- Aumentare la produttività sotto rete nell'Europa più bella e dare continuità in campionato sfruttando un calendario favorevole fino a inizio marzo saranno i prossimi obiettivi dell'Atalanta di Retegui, che ha anche il compito di fare le veci dei vari Lookman, Scamacca e Maldini, infortunati come Kolasinac, Kossounou e Scalvini. Sette assenze, col febbricitante Carnesecchi, che a Verona non sono pesate. Merito della squadra dietro a Retegui: la mente CDK, i sempreverdi De Roon e Cuadrado, l'ex Hien e l'ottimo Rui Patricio, che ora para come Carnesecchi. La panca resta lunga anche con la coperta corta. Una magia che può valere il secondo posto.