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Atalanta, l'ex Soncin: 'Giocare a porte chiuse non è calcio, quel gol al Milan...'
VENTOLA O ZAMPAGNA?- "Bella domanda, due grandissimi giocatori, con caratteristiche diverse, con Nicola per certi versi avevamo delle caratteristiche simili perché ci piaceva attaccare lo spazio, senza il trequartista invece avere un riferimento come Zampagna che dettava i tempi alla squadra era importante".
CHAMPIONS- "Dopo un inizio timido dal punto di vista emotivo, a livello europeo la Dea è cresciuta in consapevolezza e sicurezza, in Europa ci può stare, in Italia già da anni ha un'identità di gioco precisa. Ci sono tante incognite però ora, si viene da tre mesi di stop e quanto fatto prima passa in secondo piano, potrebbe essere un vantaggio per la Dea, ma dipenderà da chi affronterà. Giocare senza tifosi però non è calcio, è la passione che muove i giocatori, e per i tifosi dell'Atalanta che seguivano la squadra anche in trasferta sarà più dura".
FUTURO A BERGAMO- "Il settore giovanile dell'Atalanta è un punto di riferimento per qualsiasi allenatore, io ho avuto la fortuna di respirare l'aria di Zingonia, per me sarebbe motivo di orgoglio aiutare i ragazzi dell'Atalanta".