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    Atalanta, l'ex Soncin: 'Giocare a porte chiuse non è calcio, quel gol al Milan...'

    Atalanta, l'ex Soncin: 'Giocare a porte chiuse non è calcio, quel gol al Milan...'

    L'ex attaccante dell'Atalanta Andrea Soncin, oggi allenatore dell'Under 17 del Venezia, è intervenuto nella diretta di CalcioAtalanta.it, per parlare della ripartenza della Serie A e della sua esperienza a Bergamo: "Con l'Atalanta è stata una stagione ricca di momenti belli, ma il gol al Milan è stato il sogno di bambino che si avvera, primo gol in Serie A contro una squadra di campioni, il Milan quell'anno vinse poi la Champions League a fine stagione, un'emozione unica, non potevo chiedere di più, un gol bello, un sinistro a giro. Un po' alla Ilicic? Ma lui è mancino, è più facilitato! (ride, ndr)". 

    VENTOLA O ZAMPAGNA?- "Bella domanda, due grandissimi giocatori, con caratteristiche diverse, con Nicola per certi versi avevamo delle caratteristiche simili perché ci piaceva attaccare lo spazio, senza il trequartista invece avere un riferimento come Zampagna che dettava i tempi alla squadra era importante".

    CHAMPIONS- "Dopo un inizio timido dal punto di vista emotivo, a livello europeo la Dea è cresciuta in consapevolezza e sicurezza, in Europa ci può stare, in Italia già da anni ha un'identità di gioco precisa. Ci sono tante incognite però ora, si viene da tre mesi di stop e quanto fatto prima passa in secondo piano, potrebbe essere un vantaggio per la Dea, ma dipenderà da chi affronterà. Giocare senza tifosi però non è calcio, è la passione che muove i giocatori, e per i tifosi dell'Atalanta che seguivano la squadra anche in trasferta sarà più dura".

    FUTURO A BERGAMO-  "Il settore giovanile dell'Atalanta è un punto di riferimento per qualsiasi allenatore, io ho avuto la fortuna di respirare l'aria di Zingonia, per me sarebbe motivo di orgoglio aiutare i ragazzi dell'Atalanta". 

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