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    Atalanta, il punto sugli infortunati: da Cuadrado a Retegui, passando per Scamacca

    Atalanta, il punto sugli infortunati: da Cuadrado a Retegui, passando per Scamacca

    • Marina Belotti
    Ieri pomeriggio a Zingonia l'Atalanta ha ripreso gli allenamenti diretti da mister Gasperini dopo il week-end di riposo concesso all'indomani dell'eliminazione nella semifinale di Supercoppa in Arabia contro l'Inter. La priorità ora è battere l'Udinese sabato alle 15 per tenere il passo del Napoli, che ha giocato una gara in più, prima di recuperare con la Juve martedì 14 gennaio e sfidare proprio i partenopei in un importante scontro diretto.

    KOLASINAC E BELLANOVA - Il Gasp però deve fare i conti con i tanti infortuni, anche se dal Centro Bortolotti filtrano le prime notizie positive: il difensore Kolasinac e l'esterno Bellanova si sono già ripresi e saranno regolarmente disponibili per la gara di sabato a Udine. Il difensore bosniaco a Riyad contro l’Inter aveva accusato una contusione, mentre l'esterno era rimasto in panchina per un fastidio al ginocchio: oggi sono al cento per cento e hanno lavorato in gruppo anche nella seduta a porte chiuse di questa mattina.

    CUADRADO E RETEGUI - Stanno ancora seguendo le rispettive terapie invece Cuadrado e Retegui. L'esterno ex Juve è incappato in una lesione fasciale del muscolo bicipite femorale destro, mentre l'attaccante in una lesione di primo grado del muscolo retto femorale sinistro. Entrambi devono ancora passare lo step del rientro in campo, anche se a parte, prima di tornare a dare calci alla palla in gruppo. Il colombiano proverà comunque a stringere i denti per esserci contro la sua ex, il 14 al Gewiss Stadium con la Juve, ma più probabilmente entrambi rientreranno per il big match contro il Napoli (a Bergamo il 18 gennaio).

    SCAMACCA - Discorso diverso invece per Scamacca, che sta lavorando a parte a Zingonia. Il 4 gennaio sono passati esattamente cinque mesi dalla rottura del crociato del ginocchio sinistro nell'amichevole di Parma. Per questo genere di infortuni si calcolano sempre un minimo di sei mesi, prima del rientro in campo. Tra l'inizio e la fine di febbraio quindi, in base a quando se la sentirà e a come verrà monitorato dallo staff nerazzurro che terrà conto della sua fisicità e dei 195 cm d'altezza, si potrà rivedere l'azzurro in campo negli spezzoni di gare sempre più importanti.

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