Allegri sta perdendo: nemmeno il contratto lo rende intoccabile, la Juve riflette su Tudor e Palladino
Nicola Balice
Domenica, Max Allegri: “Ho un contratto, resto al 100%. Ma è la scelta che riguarda me, non decido per gli altri”. Lunedì, Francesco Calvo: “C’è fiducia incondizionata. Noi stiamo costruendo il futuro insieme a lui e su questo non ci sono dubbi”. Martedì, John Elkann: “Ho parlato con il nostro allenatore Allegri: sente la responsabilità della nostra storia e rimane determinato ad affrontare le due prossime partite per arrivare in Europa sul campo”. Una dichiarazione al giorno, più o meno interpretabile, non può bastare per spazzare via le voci e i dubbi sul futuro in casa Juve. Anche per quel che riguarda la panchina. Perché rapidamente sta vacillando l'intoccabilità di Allegri: un po' per la stanchezza accumulata in questa stagione surreale, un po' per le tensioni e le scorie lasciate dalla spaccatura riguardo la scelta di Cristiano Giuntoli (in attesa che si liberi dal Napoli), un po' perché questo biennio rimane comunque deludente dal punto di vista meramente calcistico. E allora si avvicina la resa dei conti, quando in realtà la proprietà bianconera sembra ora decisa a valutare un cambio di rotta: per qualche giorno si è riflettuto sulla scia del partito pro-Max frenando sul fronte Giuntoli, ora il cambio di rotta si valuta proprio attorno al tecnico bianconero sulla scia del partito no-Max. Due settimane per la resa dei conti, prima alla Juve non resta altro da fare che provare a far quadrare i conti: inevitabile ragionare sulla possibilità di restare per due stagioni fuori dalla Champions (-150 milioni?), gli oltre 40 milioni lordi previsti per gli stipendi di Allegri e il suo staff nel prossimo biennio sarebbero un'ulteriore zavorra. Però una cosa è chiara: non sarà questo l'ostacolo, se si arrivasse alla decisione di cambiare, la Juve cambierà comunque, con o senza risoluzione consensuale. IL CASTING - E allora dopo aver concluso con la vittoria di Giuntoli il casting per il ds, tant'è vero che l'alternativa in caso di ultimi scherzetti targati De Laurentiis alla Juve si resterebbe così con la promozione di Giovanni Manna al fianco dell'inibito Federico Cherubini, ora Calvo sta già portando avanti un casting per l'eventuale dopo-Allegri. Primi sondaggi e forse qualcosa di più con Igor Tudor, transitato dalla Juve con il ruolo di vice-Pirlo e poi confermatosi ad alto livello tra Verona e Marsiglia. Piace, parecchio, Raffaele Palladino al netto di battute di circostanza sue e spoiler di Paolo Berlusconi. Valutazioni in corso anche per quel che riguarda Alessio Dionisi, così come per Thiago Motta, mentre il fattore Commisso complica la via che porterebbe a Vincenzo Italiano. Tanti nomi, anche altri in corsa, interessano profili in rampa di lancio che riportino entusiasmo e possano diventare grandi insieme alla Juve. Prima però bisogna decidere sul futuro di Allegri, prima bisogna far quadrare i conti per poi procedere alla resa dei conti.