Getty Images
Albertini: 'Il Milan attuale sembra la conferenza di Conte di ieri, non si capisce cosa fare! Su Ibra e Rangnick...'
IBRAHIMOVIC - "Deve restare al Milan? Secondo me, se Ibra rimane in un progetto di un certo tipo, potrebbe fare da chioccia per qualche altro centravanti, anche senza giocarle tutte da titolare. Io credo che le ultime partite del Milan non siano andate così male e ho visto giocatori che sono cresciuti. Quando giocavo con van Basten era più facile per me: il centrocampista avversario guardava più lui, perché era preoccupato. Sembrano cose tecniche semplici, ma fanno la differenza. Devi cominciare a fare un mercato di pochi giocatori, ma che consideri più bravi di quelli che hai. Secondo, non puoi pensare che le cose buone le fai solo con il mercato".
RANGNICK - "Un allenatore straniero può funzionare al Milan? Non è straniero o non straniero, è il progetto di condivisione che serve. A me non dispiace Pioli, contestualizzando in questo momento storico del Milan. Quando arrivò Arrigo Sacchi, i rossoneri facevano fatica ad andare in Coppa Uefa. Serviva un allenatore che stressasse la squadra e la portasse oltre ai propri limiti. Quando è uscito il nome di Pioli come sostituto di Giampaolo, c'era una parte della società che diceva di sì e l'altra che diceva di no. La stessa cosa quando si parlava dell'arrivo di Ibrahimovic, una parte della società la voleva e l'altra no. Serve unità di intenti".