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Milan, Roque Junior ricorda la Champions contro la Juve: 'In campo da infortunato, ho fatto il mio dovere!'
SU DUARTE - “A poco a poco potrà inserirsi nella squadra. Lo conosco dal Flamengo. È bravo nell’uno contro uno, ha buona tecnica. In Italia il gioco è collettivo, di squadra, ci si protegge di più in fase di marcatura. Questo aiuta, bisogna essere bravi sia tecnicamente che tatticamente. Léo sa sviluppare il suo calcio”.
SU MALDINI - “Conosce la cultura del Milan, è una brava persona e può aiutare il club”.
SULLA FINALE DI CHAMPIONS - Due parole anche sulla finale di Champions contro la Juventus, dove continuò a giocare nonostante l’infortunio: “È deludente essere infortunati in una finale. Provai a usare intelligenza e volontà per stare in campo sino alla fine. La sensazione è quella di essere riuscito a fare il mio dovere”.
IL FUTURO - “Cosa ho imparato a Coverciano? Dare risalto alla parte individuale di ogni giocatore. Sul fronte collettivo il calcio italiano è già molto forte, sia in fase difensiva che offensiva, ma a volte si toglie un po’ di libertà ai giocatori. Se mi piacerebbe lavorare in Italia? Sì. L’Italia mi piace tanto, mi sento in grado di tornarci, sia da allenatore che da dirigente”.