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    50mila euro a gol e un ex terzino bomber di Coppa d'Africa: la Guinea Equatoriale è un mondo a sé

    50mila euro a gol e un ex terzino bomber di Coppa d'Africa: la Guinea Equatoriale è un mondo a sé

    • Federico Targetti
    Guinea numero uno, due e tre: in questa Coppa d'Africa, arrivata alla fine della fase a gironi, era difficile per un neofita districarsi e capire via via quale Guinea fosse in campo. Nel girone A Guinea Equatoriale e Guinea-Bissau, nel girone C la Guinea. Tre paesi diversi, gli ultimi due in Africa occidentale e l'altro un po'più a sud-est. Non ce l'ha fatta la Bissau, è passata come una delle quattro migliori terze la Guinea. Mentre la Guinea Equatoriale ha fatto la voce grossa in uno dei gruppi più difficili in assoluto, con la Nigeria e i padroni di casa della Costa d'Avorio, chiudendo addirittura al primo posto con 7 punti, davanti alle Super Eagles per differenza reti. E quello che c'è dietro questo risultato è tutto da raccontare. 

    IL TABELLONE DELLA COPPA D'AFRICA

    DOV'E', COS'E', DI CHI SI PARLA - La Guinea Equatoriale è, come si intende dal nome, situata sulla linea dell'equatore, si affaccia sull'Oceano Atlantico (sul Golfo di Guinea, per la precisione) sul versante occidentale del continente africano. Si tratta del terzo stato meno esteso dell'Africa continentale dopo Gambia e Gibuti, uno di quelli con la popolazione minore in assoluto: solo Capo Verde, tra le nazionali partecipanti alla fase finale, ha meno abitanti. La particolarità? La capitale, Malabo, è situata sull'isola di Bioko e non sulla terraferma ("Rio Muni"), che rappresenta la maggior parte del territorio. Anche se questa curiosità è destinata a decadere con la fondazione di Ciudad de la Paz, sulla terraferma, designata come prossima capitale. Per due secoli, fino al 1968, la Guinea Equatoriale è stata una colonia spagnola, e tutt'oggi è l'unico stato africano in cui la lingua ufficiale è lo spagnolo e non francese o portoghese. Questo si ripercuote anche sulla carriera dei calciatori, ma ci arriviamo. A livello politico si tengono votazioni a cadenza di sette anni, ma dal 1979 vince sempre Teodoro Obiang, che rovesciò lo zio. Ah, a proposito di zio: non è un omonimo, il presidente più longevo d'Africa è proprio lo zio di Pedro Obiang, calciatore del Sassuolo. 

    UNA NAZIONALE... MEDITERRANEA - Dicevamo dello spagnolo e della Spagna: proprio in Spagna giocano 11 dei giocatori convocati dal ct Juan Micha Obiang Bicogo (stavolta sì, solo omonimia). A partire dal bomber, capocannoniere della fase a gironi con 5 reti in 3 partite, Emilio Nsue: ex nazionale Under 21 spagnolo, in passato anche nel mirino del Chelsea, una carriera da terzino destro per squadre come Maiorca, Middlesbrough e Birmingham prima di diventare attaccante. Oggi milita in terza divisione spagnola, nell'Intercity. Gioca in terza serie iberica, nell'Alcoyano, il centrocampista Pablo Ganet, e gioca in terza serie il numero 8 Jannick Buyla (Logrones). In Liga giocano il portiere dell'Alaves Owono, che si candida già a migliore del torneo, e il difensore centrale Saul Coco, nel Las Palmas. Non solo Spagna, però: in mediana sbuffa Darwin Machin, coltellino multiuso di Palladino al Monza, e in panchina, pronto a entrare come avvenuto contro la Costa d'Avorio, c'è Oscar Siafa dell'Alessandria, Serie C. 
     
    EXPLOIT - Due vittorie e un pareggio, 9 gol fatti e 3 subiti: già all'esordio la Nzalang Nacional, la Nazionale del Tuono, ha fermato la fortissima Nigeria sull'1-1, cedendo solo ad Osimhen, ma quello che è successo contro i padroni di casa della Costa d'Avorio ha dell'incredibile: 4-0 e Elefanti quasi eliminati dal torneo con ignominia. Nel mezzo, il 4-2 alla Guinea-Bissau con tripletta di Nsue, roba che in Coppa d'Africa non accadeva dal 2008 (Alloudi per il Marocco contro la Namibia). Il poker alla Costa d'Avorio, con tutti e quattro i gol segnati da calciatori di Serie C spagnola - 2 Nsue, Buyla, Ganet - è stato qualcosa di epico, anche perché l'allenatore Micha, alla vigilia, era serenissimo: "La pressione è tutta dalla loro parte. Sarà una gara difficile, ma per loro un po’ di più". E' stato un incubo per gli ivoriani, un sogno invece per gli equatoguineani, che tra l'altro hanno percepito un bonus speciale ad ogni gol: "Regalo 50mila euro alla squadra ad ogni rete", aveva promesso il presidente Obiang, che oltre ai 200mila per il poker finale ha aggiunto anche un milione di bonus. Misura, questa, già adottata per la sfida alla Libia nel 2012 e per un'amichevole contro i campioni del Mondo della Spagna nel 2013. 

    VERSO LA STORIA - E adesso? L'obiettivo annunciato di mister Micha è quello di registrare il miglior piazzamento della storia, puntando quindi al podio: nel 2015, edizione giocata in casa, la Guinea Equatoriale si è classificata al quarto posto perdendo in semifinale contro il Ghana per 3-0 e nella finalina contro la Repubblica Democratica del Congo ai rigori. Ci sono altre due partite da superare per poi giocarsi la storia: gli ottavi di finale contro la Guinea di Serhou Guirassy e Naby Keita e gli eventuali quarti di finale contro la vincente tra Egitto e Repubblica Democratica del Congo. Già, proprio la RD Congo che ha fatto sfumare ai rigori la medaglia di bronzo nove anni fa. La rivincita potrebbe presto essere servita. 
     

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