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5 anni di Juventus Stadium, simbolo della rinascita targata Andrea Agnelli
Sono passati esattamente 5 anni dall'inaugurazione dello Juventus Stadium, fiore all'occhiello non solo della città di Torino e del club bianconero ma di tutta l'Italia a livello di impiantistica sportiva. Il primo stadio di proprietà di un club di Serie A, la casa della squadra che ha dominato gli ultimi 5 campionati e che lì ha costruito la gran parte dei propri successi. Soltanto l'Inter di Stramaccioni e poi la Sampdoria e più recentemente l'Udinese hanno violato lo Stadium, dove la Juventus ha collezionato la bellezza di 100 vittorie.
LA JUVE DI ALLORA... - Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 8 settembre 2011, quando Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti, insieme, tenevano la scena al centro campo (sotto lo sguardo del presidente Andrea Agnelli), i volti della Juve di una volta e quella del passato recente, recentissimo. Poi il vernissage contro gli inglesi del Notts County e l'inizio di un cammino trionfale. Perchè lo Stadium è anche il simbolo di una squadra, di una società molto diversa da quella di oggi: i bianconeri arrivavano da due settimi posti, da acquisti non sempre indovinati e da un allenatore, Antonio Conte, che al di là del grande passato da calciatore e dei buoni risultati a Bari e Siena, era accompagnato da un comprensibile scetticismo sedendosi per la prima volta su una panchina così importante.
E QUELLA DI OGGI... - E' vero, c'erano fuoriclasse come Buffon, Pirlo e Del Piero e di grandi giocatori come Marchisio e Vidal, ma la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) non era la linea Maginot di oggi e in pochi pensavano che i vari Vucinic, Matri, Quagliarella e Pepe potessero risultare decisivi nella costruzione di un progetto divenuto vincente anno dopo anno. Oggi la Juventus è una corazzata pronta a giocarsi la vittoria della Champions League con le grandi d'Europa e che può permettersi di strappare Higuain a una delle principali concorrenti italiane per quasi 95 milioni di euro e di allestire una rosa da sogno. 8 settembre 2011-8 settembre 2016: buon quinto compleanno, Juventus Stadium.
LA JUVE DI ALLORA... - Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 8 settembre 2011, quando Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti, insieme, tenevano la scena al centro campo (sotto lo sguardo del presidente Andrea Agnelli), i volti della Juve di una volta e quella del passato recente, recentissimo. Poi il vernissage contro gli inglesi del Notts County e l'inizio di un cammino trionfale. Perchè lo Stadium è anche il simbolo di una squadra, di una società molto diversa da quella di oggi: i bianconeri arrivavano da due settimi posti, da acquisti non sempre indovinati e da un allenatore, Antonio Conte, che al di là del grande passato da calciatore e dei buoni risultati a Bari e Siena, era accompagnato da un comprensibile scetticismo sedendosi per la prima volta su una panchina così importante.
E QUELLA DI OGGI... - E' vero, c'erano fuoriclasse come Buffon, Pirlo e Del Piero e di grandi giocatori come Marchisio e Vidal, ma la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) non era la linea Maginot di oggi e in pochi pensavano che i vari Vucinic, Matri, Quagliarella e Pepe potessero risultare decisivi nella costruzione di un progetto divenuto vincente anno dopo anno. Oggi la Juventus è una corazzata pronta a giocarsi la vittoria della Champions League con le grandi d'Europa e che può permettersi di strappare Higuain a una delle principali concorrenti italiane per quasi 95 milioni di euro e di allestire una rosa da sogno. 8 settembre 2011-8 settembre 2016: buon quinto compleanno, Juventus Stadium.
