VIDEO Berlusconi cena con un magnate cinese: 'Vendo il 75% del Milan per 1,5 milardi'
15.10 LA SMENTITA - Attraverso l'agenzia stampa Ansa, arriva prontamente la smentita ai rumors sull'imminente cessione del Milan ad un gruppo di investitori cinesi: “Non c’è alcuna trattativa sulla vendita e cessione del Milan. Fonti vicine a Berlusconi precisano che non esiste alcuna trattativa in merito. L’ipotesi messa periodicamente in circolazione, spiegano le stesse fonti, è priva di fondamento, frutto di fantasia e verrà smentita anche in futuro. Le fonti vicine a Berlusconi ci tengono inoltre a sottolineare che non è mai stata fatta una reale valutazione circa il valore della società calcistica.” 13.00 - BERLUSCONI APRE - Per Silvio Berlusconi "la vendita del 75% del Milan ai cinesi è cosa fatta". Lo ripete da giorni l'ex premier, nei suoi incontri privati e nelle riunioni più allargate che si tengono tra Arcore e Roma. L'ultima volta martedì sera a Palazzo Grazioli, incontrando una ventina di Comites, i rapresentati delle comunità italiane all'estero. A loro ha raccontato che la trattativa è ormai chiusa, che "serve ancora qualche mese per limare i dettagli", ma che ormai non ci sono dubbi: dopo l'Inter a un indonesiano, il Milan finirà ai cinesi. Con la garanzia, spiegava Berlusconi la scorsa settimana durante un pranzo ad Arcore, che la figlia Barbara conservi il suo ruolo di amministratore delegato. Il costo dell'operazione dovrebbe superare il miliardo di euro. Anche se l'ex premier, sempre nei suoi incontri privati, parla di "un miliardo e mezzo". D'altra parte, secondo quanto va raccontando Berlusconi ormai da settimane, "l'interesse dei cinesi sarebbe sostenuto con forza dallo stesso governo di Pechino con un ruolo centrale nell'operazione del primo ministro". L'obiettivo, infatti, sarebbe quello di diffondere il più possibile il calcio in Cina, un Paese con oltre 1,3 miliardi di abitanti dove non dovrebbe essere difficile "crescere" una nazionale che in pochi anni possa competere ai massimi livelli. Di qui la decisione del governo di finanziare la Evergrande International Football School, in termini di dimensioni la più grande scuola calcio del mondo. Il secondo decisivo passo di questo progetto - ha raccontato in questi giorni Berlusconi ai suoi interlocutori - sarebbe proprio l'acquisto del Milan. "E' la seconda squadra al mondo per numero di titoli - ricorda l'ex premier - e la più conosciuta in Cina". Dell'acquisto si tornerà a parlare nel dettaglio a breve visto che l'ex premier avrebbe in agenda un faccia a faccia con la delegazione cinese nelle prossime 24 ore ad Arcore: stasera o al più tardi domani. (Aska News)
ZONG SMENTISCE - "Pura finzione": dalla Cina rimbalza l'ennesima smentita per il Milan. Il presidente della Hangzhou Wahaha Group (la più grande azienda di bevande cinese), Zong Qinghou ha scritto sul social network asiatico Sina Weibo: "Non c'è stato alcun contatto con il Milan. Non abbiamo intenzione di entrare nel mondo del calcio e, anche nel caso in cui volessimo comprare un club, lo faremmo con una squadra cinese".
IL PUNTO - Il presidente Silvio Berlusconi, che in estate dovrebbe effettuare un aumento di capitale da 300 milioni di euro circa, sta cercando nuovi soci per il club rossonero. Usciti di scena Mr. Pink, la cordata araba, il gruppo americano del Madison Squadre Garden e la Wanda Group (che però rimane interessata al progetto stadio attraverso Infront), sullo sfondo resta l'interesse del thailandese Bee Taechaubol, atteso a Milano dopo Pasqua.
A fine luglio la squadra rossonera sarà impegnata in una tournée in Cina, dove giocherà due amichevoli con Inter e Real Madrid.