Zoff racconta Italia-Olanda: 'Che vittoria nel 2000, ma la beffa...'
1974 - "Mi sembra che per noi la situazione sia simile. Anche quella fu l'inizio della nostra ricostruzione. Devo dire che c'era un pò di confusione: Fulvio Bernardini non si capiva bene se fosse il ct definitivo, più di 40 convocati a Coverciano, in azzurri giocatori che era chiaro mai avrebbero potuto giocare a certi livelli. E poi volevamo copiare il gioco degli olandesi che proprio non faceva al caso nostro. Perdemmo 3-1 e ci andò bene. Meno male che il tempo degli esperimenti durò poco".
MANCINI - "I 30 convocati? Tanti ma sempre meno dei più di 50 giocatori che Ventura ha portato nei vari stage a Coverciano: senza fare nomi ma molti di quelli non li vedremo mai più in maglia azzurra. Il ct deve avere idee chiare, puntare su un gruppo e lavorare su quello"
VS FRANCIA - "Ho letto tante critiche ma quella nazionale non mi è dispiaciuta: ha sofferto solo in contropiede, poi la partita se l'è giocata alla pari. Il gruppo c'è, Mancini è bravo è una garanzia, facciamolo lavorare in pace e diamogli un pò di tempo. Ci sono anche altri giovani nel nostro campionato, devono crescere senza troppe pressioni e torneremo ad essere forti".
GIOCO - "Noi dobbiamo solo smettere di copiare, seguire le mode e guardare all'estero. Dobbiamo ricordarci di essere "italiani" e sfruttare le nostre caratteristiche: fantasia, imprevedibilità, estro. Lasciamo perdere il tic e tac, il giro palla ossessivo e tutte quelle cose che non ci appartengono. Quando arrivò Bearzot spazzò via la moda del calcio olandese, ridiede spazio ai talanti e riportò in nazionale i nostri valori: iniziarono gli anni più belli per l'Italia fino al mondiale di Spagna".