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Zirkzee: 'Arnautovic è un amico, ma sono felice che se ne sia andato. Cosa mi manca per diventare un top...'
Intervistato da Il Corriere dello Sport, l’attaccante del Bologna Joshua Zirkzee ha parlato del suo ottimo momento con la squadra di Thiago Motta. Complice la partenza di un concorrente ingombrante come Marko Arnautovic: "Marko è un buon amico, ma quando se n'è andato sono stato felice. So che lo sa, gliel'ho detto io stesso. Per me è chiaro che ora ho maggiori possibilità di giocare. Se Marko fosse qui sarebbe molto più difficile per me. Dopo il gol contro il Cagliari mi ha chiamato: era così felice".
Il calciatore olandese ha poi svelato le proprie ambizioni ed aspettative per il futuro: "Nazionale? Lo spero. Scherzo sempre dicendo che se mi convocano posso praticamente smettere perché ho vinto il triplete (col Bayern Monaco, ndr) e avrei giocato per l'Olanda. Da bambino era l'unica cosa che sognavo. Non ci sarebbe più niente che potrebbe andare di nuovo storto nella mia vita. Avrei finito".
Sugli aspetti su cui deve ancora migliorare, a Il Corriere dello Sport Zirkzee ha dichiarato: "Credo di dover essere più egoista vicino alla porta. Tutti abbiamo responsabilità in questa squadra, il mio compito è segnare gol, aiutare la squadra. In passato sono stato un po’ ai margini ma non sono la persona più facile da trattare per un tecnico. Ci sono stati momenti in cui Motta ha dovuto tirarmi per le orecchie. È stata difficile l'ultima stagione, non ho giocato molto. E mentalmente è stata una sfida. Quest'anno va meglio perché sto giocando".
Il calciatore olandese ha poi svelato le proprie ambizioni ed aspettative per il futuro: "Nazionale? Lo spero. Scherzo sempre dicendo che se mi convocano posso praticamente smettere perché ho vinto il triplete (col Bayern Monaco, ndr) e avrei giocato per l'Olanda. Da bambino era l'unica cosa che sognavo. Non ci sarebbe più niente che potrebbe andare di nuovo storto nella mia vita. Avrei finito".
Sugli aspetti su cui deve ancora migliorare, a Il Corriere dello Sport Zirkzee ha dichiarato: "Credo di dover essere più egoista vicino alla porta. Tutti abbiamo responsabilità in questa squadra, il mio compito è segnare gol, aiutare la squadra. In passato sono stato un po’ ai margini ma non sono la persona più facile da trattare per un tecnico. Ci sono stati momenti in cui Motta ha dovuto tirarmi per le orecchie. È stata difficile l'ultima stagione, non ho giocato molto. E mentalmente è stata una sfida. Quest'anno va meglio perché sto giocando".