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Zielinski è il leader del Napoli: dal no all'Arabia al gol contro il Real Madrid, ma il rinnovo non si vede...
LEADER - La partenza per Zielinski è di quelle buone. Il polacco negli anni ha sempre iniziato bene, ciò che gli si imputa è il fatto di non avere continuità nel corso della stagione. Adesso è a 3 gol e 3 assist tra campionato e Champions League, numeri che confermano quelli delle ultime annate. Oggi sembra avere qualcosa in più, quella leadership che non si è vista tanto in passato, sembra avere la forza di caricarsi sulle spalle la squadra nei momenti importanti. Poi la novità, i calci di rigore: Osimhen è il rigorista designato da Garcia ma gli ultimi due penalty li è andati a tirare proprio Zielinski, segnando sia contro l'Udinese che contro il Real Madrid.
SUL RINNOVO - Zielinski è stato ad un passo dall'addio poco più di un mese fa. Ha chiamato la Lazio ma non c'è stata un'apertura, è arrivata l'offerta faraonica da parte dell'Arabia Saudita da 16 milioni l'anno ma ha scelto di restare. Una decisione che oggi gli dà anche un gran valore umano ed è inevitabile proiettarsi al futuro che chiama il rinnovo. Già, perché il contratto di Piotr Zielinski scadrà il prossimo 30 giugno 2024. Meno di nove mesi ancora davanti e ancora non c'è nulla sul piatto. L'idea di De Laurentiis è quella di ridurre nettamente un ingaggio da 4,5 milioni a stagione che percepisce attualmente. Intanto, però, tra appena tre-quattro mesi, eventualmente, potrà accordarsi con un altro club. C'è bisogno di sbrigarsi, questo è evidente ma la situazione sembra essere di stallo, da un lato e dall'altro. Aspettando il rinnovo, Zielinski non si fa distrarre, è sereno e sta ancora bene a Napoli.