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  • Zhang non lascia e rilancia il futuro dell'Inter: cosa succede fra Oaktree e rifinanziamento

    Zhang non lascia e rilancia il futuro dell'Inter: cosa succede fra Oaktree e rifinanziamento

    • Emanuele Tramacere
    Steven Zhang si tiene l'Inter. O meglio qeusta è la sua idea, chiara e definita, e sta lavorando alacremente per eliminare davanti a sé tutte quelle scadenze che, inevitabilmente, non possono che condizionare la visione che il mondo ha della gestione del club nerazzurro sua e di Suning. Il presidente, che a Milano non si vede ormai da quasi un anno, avrà davvero la forza di tenere stretto a sé il pacchetto di maggiornaza del club? Le risposte date ieri all'Inter Club Parlamento (LEGGI QUI) fanno capire di sì.  


    PROGETTA IL FUTURO - Con un videomessaggio mandato al presidente del Senato Ignazio La Russa (fondatore dell'IC Parlamento e anche piccolo azionista del club) Zhang ha parlato apertamente di un futuro che va oltre le prossime scadenze: "Davanti a noi ci sono nuove sfide, nuovi competitor, ma anche nuove grandi opportunità. Penso al nuovo ciclo della Champions League e alla Coppa del Mondo per Club, per la quale siamo già qualificati per il 2025. Per raggiungere questo e tutti gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti è importantissimo mantenere la stabilità finanziaria del nostro Club e proseguire il percorso di rinnovamento delle infrastrutture. Il nuovo stadio di proprietà dell'Inter è un progetto che portiamo avanti con lo sguardo rivolto al futuro. Quanto abbiamo realizzato in questi anni è il punto di partenza per il futuro del nostro Club".

    RIFINANZIAMENTO - Il Mondiale per Club 2025, lo stadio di proprietà, la Champions 2024-2027 sono tutti traguardi che scavallano la prima delle due grandi scadenze che Zhang ha davanti a sé. Il prestito concessogli da Oaktree da 275 milioni di euro (a tassi d'interesse oltre il 10%) è in scadenza a maggio 2024 e Suning ha già fatto capire di non poterlo restituire. Con le quote societarie date in pegno al fondo Usa come farà Zhang ad evitare l'addio? L'obiettivo che sta portando avanti con advisor internazionali come Goldman Sachs è quello di rifinanziare il prestito con altri soggetti. Oaktree ha proposto un rifinanziamento con tassi di interesse ancora più alti (LEGGI QUI) e qui il patron interista ha detto no. Le possibilità sono quindi altre e guardano a Sixht Street e Ares Management altri due fondi che hanno già aiutato Barcellona e Chelsea in situazioni simili nel recente passato.

    LO SCOSTAMENTO COVID - La prima barriera sarà quindi scavalcata in questo modo, ma ce n'è un'altra, ancora più importante che invece ha una scadenza un po' più lontana nel tempo. No, non è il noto bond emesso all'epoca da Thohir e che si sta protraendo nel tempo venendo rifinanziato di bond in bond (415 milioni al 6,75% in scadenza 2027), bensì l'altrettanto conosciuto scostamento del debito da 342 milioni di euro concesso nelle annate 2020/21 e 2021/22 dalle leggi italiane in periodo Covid e che dovrà essere "sistemato" entro il 2026/2027. È questa la vera tagliola da dover superare e, probabilmente, sarà quella la vera deadline della gestione Zhang che infatti spinge per pomapre ricavi da competizioni e stadio il prima possibile.

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