Zazzaroni: 'Mi vien da piangere, come al ministro Fornero'
di Ivan Zazzaroni
(zazza.blog.deejay.it)
Questo avrei voluto scriverlo io: l’ha fatto uno più bravo di me, Michele Serra su Repubblica, oggi: “Secondo alcuni studiosi, pare che in un remoto passato lo spettacolo televisivo più diffuso nel mondo, il gioco del calcio, sia stato uno sport. La tesi è che i vari format, molto diversi tra loro, che oggi riempiono i palinsesti e appassionano l’audience di tutto il mondo, provengano tutti da un unico evento, detto “partita”, che durava circa novanta minuti e si svolgeva in luoghi circoscritti, detti “stadio”, simili a un doppio teatro greco, cioè con i due semicerchi degli spalti che si chiudono attorno a un prato verde di forma rettangolare.
Oggi ci pare impossibile immaginarlo, ma decine di migliaia di persone si accalcavano all’aperto, sfidando le intemperie, per assistere a queste “partite”, che per giunta si svolgevano lo stesso giorno e alla stessa ora in molte città diverse. Questa simultaneità delle “partite” causava una assurda sovrapposizione degli eventi, costringendo ogni spettatore a vedere solo una “partita” per volta, non essendo possibile essere in due “stadi” diversi nella stessa ora dello stesso giorno. Una condizione così anti-economica, lesiva del mercato, era del resto tipica di quei tempi primitivi e anarchici, nei quali gli esseri umani, secondo gli storici, si concedevano comportamenti non del tutto spiegabili con le logiche commerciali. Fortunatamente, da quegli ormai remoti riti collettivi il progresso umano ha saputo ricavare la straordinaria molteplicità degli odierni format calcistici”.
Mi viene da piangere. Come al ministro Fornero.