Zazzaroni: la guerra di Andrea
di Ivan Zazzaroni
Che il calcio sia (è) un mondo pieno di incompetenti lo sento ripetere da almeno trent’anni. Ora più che mai – però – l’incompetenza attribuita a giornalisti, dirigenti e operatori si è estesa all’intero universo. Ieri il Tnas ha respinto il ricorso della Juve che pretendeva la revoca dello scudetto 2006 affermando la propria incompetenza e spiegando che si tratta di «situazioni giuridiche non disponibili». Da un punto di vista sportivo, la storia del titolo di cartone è terminata: gli scudi della Juve sono 27 e quello del 2006 è il quattordicesimo dell’Inter – escluso un ricorso all’Alta Corte: sono scaduti i termini per presentarlo dopo la decisione del Consiglio Federale. La battaglia della “trasparenza” condotta da Agnelli si sposta quindi ai tribunali della giustizia ordinaria.
Al tifoso juventino che puntava al riconoscimento di colpevolezza dell’Inter, e di tutti, la campagna dei 444 milioni di risarcimento interessa realmente? Come e quando finirà questa storia di amarezze, frustrazioni, vendette e odio? E a cosa punta realmente il giovane Agnelli? Andrea ha 36 anni appena, Galliani 67, Moratti 66 e Abete 61: dopo aver costruito lo stadio nuovo vuole demolire il vecchio palazzo?
