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    Zaniolo, è il gol della rivincita sui fischi di Roma: il numero 10 si prende tutto sulla scia di De Ketelaere

    Zaniolo, è il gol della rivincita sui fischi di Roma: il numero 10 si prende tutto sulla scia di De Ketelaere

    • Marina Belotti
    Anche all’ultima all’Olimpico, Nicolò Zaniolo si ritrovò senza maglia. Quella della Roma però, strappata nel break di Coppa Italia col Genoa per un gol che non arrivava e per dei fischi prematuri. Imparagonabili, comunque, a quelli che ha dovuto sentire ieri sera, fin dalla lettura delle formazioni dalla panchina. In entrambi i casi però, i fischi di chi l’aveva preso come un figlio designandolo erede di Totti e futuro capitano, hanno scritto il suo destino. L’addio e il Galatasaray, il prestito all’Atalanta e il gol da ex. Il primo in Serie A in nerazzurro. Atteso, desiderato, voluto da mesi. Eppure, arrivato proprio in mezzo a fischi e insulti che lo hanno caricato. L’eroe della Conference League di Mourinho si è tolto la maglia, ancora una volta, ma adesso sulla sua faccia c’è l’espressione di gioia e di rivincita.

    GOL DEL RISCATTO - Anche Gasperini ha esultato dall’alto della tribuna, posando gli occhiali e gli appunti, per l’ottava vittoria di fila, sia in campionato che in stagione. E per l’ennesimo suo attaccante sbloccato e ritrovato, aspettato con pazienza. Schierato proprio lì, davanti alla porta, dove le sue pedine offensive danno il meglio. Nei primi 146 minuti di campionato Zaniolo aveva già servito un assist, poi in Champions (110 minuti) aveva segnato il gol allo Stoccarda. Adesso il fantasista azzurro vuole riprendersi tutto, la maglia da titolare a Bergamo e quella dell’Italia in Nazionale.

    SULLA SCIA DI CDK - La duttilità di Zaniolo trova la sua massima espressione davanti alla porta, di piede o di testa, come ieri sera. È li che deve stare per rendere al meglio, anche se le sue caratteristiche e la sua duttilità gli consentono poi di spaziare in area per non dare mai punti di riferimento, dall’esterno d’attacco alla trequarti. Dopo vari acciacchi che l'hanno rallentato anche in questa stagione, ora spera di dare il contributo che da anni l’Atalanta sogna da un numero 10 dopo il Papu Gomez. Sulle orme di De Ketelaere: per la posizione in campo, meno defilata, per la pazienza di Gasperini tra uno spezzone e l'altro e la fiducia di un ambiente che non fischia nemmeno alla retrocessione, dove lui ha trovato la sua dimensione, frequentando anche fuori dal campo Carnesecchi e Scamacca. Ah già, Scamacca: manca ancora lui nell’attacco nerazzurro, ma da febbraio si potrà dire. ‘Attenti a quei due’.

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    Magica DEA
    Magica DEA

    La frase più idiota..."lo abbiamo aspettato nonostante gli infortuni" Sarebbe come rinfacciare a...

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