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Zaire-Emery: 'Voglio tutto, dalla Champions al Golden Boy. Non ho idoli, sono un... numero 24'
"I complimenti per la prestazione col Milan? Merci beaucoup, ma è stata solo una partita. Già archiviata. Bisogna sempre guardare avanti e non voltarsi indietro. I complimenti fanno piacere e inorgogliscono. Ma poi finiscono lì perché domani è un altro giorno. Domani vuol dire arrivare presto al campo e allenarsi, allenarsi, allenarsi. Il lavoro è fondamentale: quello atletico, fisico e sul pallone. Solo così si migliora".
IDOLI - "Non ne ho. Stimo Bellingham, Modric e mi piace Kimmich per la sua tenacia e durezza e correttezza. Ho sempre preferito scendere in strada e giocare con gli amici d’infanzia a Montreuil piuttosto che guardare le partite in tv. Comunque ora le guardo, ovvio, però come amante del gioco del calcio. Senza avere idoli".
PERCHE' IL 33 - Non c'è un motivo, era disponibile e non mi dispiaceva. Qualcuno però mi ha detto che avrei dovuto scegliere il 24, perché 24 è la somma di 6 più 8 più 10: il 6 come mediano, l’8 come centrocampista centrale e il 10 come trequartista..."
OBIETTIVI - " Innanzitutto essere convocato nella Nazionale A francese. Non mi dispiacerebbe battere il record di Camavinga, il più giovane debuttante con i “Bleus” a 17 anni, 9 mesi e 29 giorni. Io fra pochi giorni avrò 17 anni e 8 mesi... La Champions League, l’Europeo e naturalmente il Golden Boy. Senza scordare la Ligue 1 di cui siamo detentori.