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Wolves affamati: tutti i segreti della banda di Espirito Santo
In Serie A il Milan fa molto parlare, un vero rullo compressore, sin qui imbattuto. Sotto la lente di ingrandimento in Oltremanica, tuttavia, è presente il Wolverhampton di Nuno Espirito Santo, che si distingue per due caratteristiche. Innanzitutto, la massiccia presenza di giocatori di nazionalità portoghese, come il tecnico. La seconda, l’età media dei componenti: 25,6, sei punti percentuali in meno dei rossoneri.
Presenza fissa della Premier League da tre anni, i Wolves sono riusciti a proporre un gioco avvolgente e interessante, con la difesa a tre e molti spunti sugli esterni. Espirito Santo ha guidato la squadra in questo percorso in massima serie dal 2017, portando persino i suoi in Europa League. Ma chi sono i giovani più interessanti a disposizione dell’allenatore?
Cominciamo con un lusitano, vecchia conoscenza del nostro campionato. Si tratta dell’ex laziale Pedro Neto, catalizzatore offensivo. Classe 2000, nasce come ala sinistra, sebbene il coach lo abbia impiegato anche come falso nueve, in attesa del rientro del bomber Raul Jimenez. Fin qui, 17 apparizioni condite da 4 reti, con la sensazione che il suo valore possa crescere ancora di più: per ora, la valutazione si attesta intorno ai 27 milioni. Altro elemento da tenere d’occhio è il giovanissimo Ki-Jana Hoever, membro dell’Olanda Under-18. Acquisito dal Liverpool in cambio di 9,80 milioni, Hoever è stato schierato titolare nell’ultima sfida del 2020, persa in extremis contro il Manchester United. Il suo apporto è stato uno tra i più positivi: corsa, attenzione difensiva e insidiosità in fase di spinta lo hanno eletto come uno dei migliori dei suoi, a prescindere dalla sconfitta.
Sul versante opposto, Rayan Ait-Nouri, ha un anno in più del dirimpettaio e proviene dall’Angers, in prestito. Wan-Bissaka nella contesa ha vissuto più di qualche grattacapo per contenerlo, vivace e ricco di spirito d’iniziativa. Concludiamo la rassegna con un altro elemento offensivo, Fabio Silva, fortemente voluto da Espirito Santo. Coetaneo di Hoever, proviene dal Porto ed è già riuscito a siglare il suo primo centro in Premier League. Se chi ben comincia è già a metà dell’opera…
Naturalmente, ci sono elementi già ben rodati nel gruppo. Oltre al già citato Jimenez, impossibile non nominare Adama Traoré, un treno con fisico imponente, sempre in pericolo di seminare il panico con le sue accelerate. In mediana Leander Dendoncker e Ruben Neves garantiscono qualità e piedi raffinati, mentre il terzetto difensivo Boly-Coady-Saiss è ormai affermato, con Kilman pronto a fare da sparring partner.
Attualmente, i Wolves si collocano in tredicesima posizione, ma con ampi margini di miglioramento. Lo stesso Espirito Santo lo ha menzionato nel post-partita col Tottenham (1-1): “Siamo in una fase in cui stiamo imparando, abbiamo una squadra di giovani in cui crediamo e proviamo a costruire una buona squadra”. Forse, a causa delle tante rotazioni dovute ai numerosi impegni, si sta comprendendo l’importanza della gioventù che avanza. E la pazienza nel saperli attendere, il futuro del calcio saranno loro.
Presenza fissa della Premier League da tre anni, i Wolves sono riusciti a proporre un gioco avvolgente e interessante, con la difesa a tre e molti spunti sugli esterni. Espirito Santo ha guidato la squadra in questo percorso in massima serie dal 2017, portando persino i suoi in Europa League. Ma chi sono i giovani più interessanti a disposizione dell’allenatore?
Cominciamo con un lusitano, vecchia conoscenza del nostro campionato. Si tratta dell’ex laziale Pedro Neto, catalizzatore offensivo. Classe 2000, nasce come ala sinistra, sebbene il coach lo abbia impiegato anche come falso nueve, in attesa del rientro del bomber Raul Jimenez. Fin qui, 17 apparizioni condite da 4 reti, con la sensazione che il suo valore possa crescere ancora di più: per ora, la valutazione si attesta intorno ai 27 milioni. Altro elemento da tenere d’occhio è il giovanissimo Ki-Jana Hoever, membro dell’Olanda Under-18. Acquisito dal Liverpool in cambio di 9,80 milioni, Hoever è stato schierato titolare nell’ultima sfida del 2020, persa in extremis contro il Manchester United. Il suo apporto è stato uno tra i più positivi: corsa, attenzione difensiva e insidiosità in fase di spinta lo hanno eletto come uno dei migliori dei suoi, a prescindere dalla sconfitta.
Sul versante opposto, Rayan Ait-Nouri, ha un anno in più del dirimpettaio e proviene dall’Angers, in prestito. Wan-Bissaka nella contesa ha vissuto più di qualche grattacapo per contenerlo, vivace e ricco di spirito d’iniziativa. Concludiamo la rassegna con un altro elemento offensivo, Fabio Silva, fortemente voluto da Espirito Santo. Coetaneo di Hoever, proviene dal Porto ed è già riuscito a siglare il suo primo centro in Premier League. Se chi ben comincia è già a metà dell’opera…
Naturalmente, ci sono elementi già ben rodati nel gruppo. Oltre al già citato Jimenez, impossibile non nominare Adama Traoré, un treno con fisico imponente, sempre in pericolo di seminare il panico con le sue accelerate. In mediana Leander Dendoncker e Ruben Neves garantiscono qualità e piedi raffinati, mentre il terzetto difensivo Boly-Coady-Saiss è ormai affermato, con Kilman pronto a fare da sparring partner.
Attualmente, i Wolves si collocano in tredicesima posizione, ma con ampi margini di miglioramento. Lo stesso Espirito Santo lo ha menzionato nel post-partita col Tottenham (1-1): “Siamo in una fase in cui stiamo imparando, abbiamo una squadra di giovani in cui crediamo e proviamo a costruire una buona squadra”. Forse, a causa delle tante rotazioni dovute ai numerosi impegni, si sta comprendendo l’importanza della gioventù che avanza. E la pazienza nel saperli attendere, il futuro del calcio saranno loro.