Wisdom Amey, l'italiano del Bologna che non può giocare in azzurro
Per un Retegui convocato da Mancini grazie al nonno materno (originario di Canicattì), c'è un ragazzo nato a Bassano del Grappa che non può giocare con nessuna Under azzurra. La storia di Wisdom Amey ha quasi del paradossale. Difensore centrale del Bologna, classe 2005, a 15 anni 9 mesi 1 giorno è diventato il debuttante più giovane nella storia della Serie A: Mihajlovic l'aveva fatto entrare nella terz'ultima giornata di campionato contro i Genoa.
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UN ITALIANO SENZA PASSAPORTO - Per il Guardian è uno dei 60 migliori classe 2005 al mondo, ma per il regolamento della Federazione italiana può essere convocato solo per stage non ufficiali. Spieghiamo: padre del Togo e madre nigeriana, Amey - cresciuto nelle giovanili di Bassano e Vicenza prima di andare al Bologna - ha il passaporto togolese e fino al compimento dei 18 anni non potrà richiedere quello italiano. Il conto alla rovescia è partito, l'11 agosto il ragazzo diventerà maggiorenne e potrà avviare le pratiche per diventare cittadino italiano. E a quel punto potrà essere convocato dalle varie nazionali italiane.
LA CHIAMATA DEL TOGO - Una manciata di mesi ed è fatta. Sì, ma se il Togo lo chiama prima? Già successo, proprio in questi giorni. Il ct dell'Under 23 l'aveva convocato per le gare contro Uzbekistan e Marocco, ma il giocatore non ha potuto rispondere alla chiamata per un infortunio. Sospiro di sollievo per Mancini, ma occhio: perché per le prossime partite del Togo il difensore potrebbe essere convocato di nuovo. E se farà più di tre presenze in Nazionale A non potrà più giocare con l'Italia. Sarebbe un peccato. Il paradosso di Amey: un italiano che - per ora - non può vestire la maglia azzurra.
@francGuerrieri