
Weekend di gloria: Berbatov, 5 gol e la Juve si allontana
“Berbatov? Ahimé, è del Manchester United, e non della Juventus. E i suoi cinque gol di oggi (sabato n.dt.r ) ne aumenteranno ulteriormente la valutazione”. Firmato Beppe Marotta. Il dg della Juve mastica amaro dopo la cinquina rifilata dal bulgaro al Blackburn sabato scorso. L'attaccante dei Red Devils è uno dei nomi accostati alla Juve per gennaio ma, visti gli ultimi risvolti, difficilmente lascerà a breve l'Old Trafford.
Poche ore prima dell'ultima goleada Sir Alex Ferguson aveva lanciato un ultimatum al bulgaro: 'Dimostrami che meriti di restare qui, dimostrami che sei uno da United”. Detto fatto. Dimitar ne fa addirittura cinque, balzando in vetta alla classifica marcatori. I rapporti tra Berbatov, mai veramente esploso a Manchester, e la dirigenza sono diventati tesi dopo le discussioni per il rinnovo dell'attuale contratto, in scadenza nel 2012. I tifosi bianconeri, non del tutto convinti della bontà affare, gongolano.
Cresciuto calcisticamente nel Cska Sofia, come suo padre Ivan, nel 2001 si trasferisce nel Bayer Leverkusen. L'anno prima era stato vicinissimo al Lecce, come rivelò due anni fa l'ex ds dei salentini Pantaleo Corvino. Con il Bayer, Barbatov raggiunge la finale di Champions nel 2002, persa contro il Real Madrid. Nel 2006 approda in Premier, nel Tottenham. Nel 2008 viene acquistato dal Manchester per 38 milioni di euro.
La vita privata dell'attaccante fa invidia ad un film di Tarantino. Non manca proprio nulla: mafia, rapimenti e storie d'amore pericolose. La scorsa estate si diffuse la notizie della scomparsa di suo fratello minore, lo scapestrato Asan, forse finito nelle mani della mafia bulgara.
Anni prima lo stesso Dimitar aveva vissuto un'esperienza simile; ai tempi del Cska fu prelevato con la forza per ordine del capo della mafia del suo paese, Georgi Iliev, che lo voleva costringere a passare al suo club, il Levski Kjustendil. Berbatov, allora 18enne, riuscì ad avvisare i genitori che a loro volta allertarono il presidente del Cska, Pavlov, che riuscì a convincere Iliev a lasciare il ragazzo.
L'ultimo episodio risale all'inizio del 2010 quando Berbatv si è recato a Sofia per ritirare un premio e in quell'occasione ha presentato alla stampa locale la sua compagna Elana e la loro figlioletta Dea. L'attaccante è stata immediatamente contattato con una ingente richiesta di denaro per 'proteggere' Elana e Dea. Subito dopo Berbatov e famiglie sono tornati di corsa in Inghilterra su un jet privato messo a disposizione dal Manchester.