Vlahovic è rinato: non era un 'pacco' di Commisso e non era colpa di Allegri. La Juve ringrazi il Chelsea che non l'ha voluto
Colpa (anche) della pubalgia, che lo affliggeva periodicamente pure a Firenze, e a Torino è deflagrata in tutta la sua fastidiosa potenza. Complice lo stesso calciatore che, anziché fermarsi e curarla, volle a tutti i costi andare a giocare lo scorso inverno i mondiali in Qatar, peggiorando la situazione.
Sassuolo - Juventus (18:00 23/09)
A questo aggiungiamoci il carattere fumantino del serbo, che di certo non l’ha aiutato nei momenti più complicati della stagione: troppo nervosismo e troppa frenesia gli facevano sbagliare di tutto in campo, anche le cose più elementari. C’era voglia di spaccare, e invece Dusan ha spaccato in senso negativo. Fino ad arrivare a chiedersi se alla Continassa non avessero preso un pacco da Commisso, strapagando come un top player un mediocre attaccante, poco abituato a giocare ad alti livelli e buono soltanto per palcoscenici meno impegnativi.
In soccorso di Vlahovic sono arrivati i tantissimi sostenitori dell’hashtag #Allegriout, più che mai convinti che lo scarso rendimento del serbo dipendesse principalmente dall’allenatore, non in grado di proporre un gioco funzionale alle caratteristiche dell’ex capocannoniere della Serie A. Perché “Allegri rovina i calciatori” ripetevano in coro.
Allegri è rimasto sulla panchina della Juventus, eppure Vlahovic adesso è tornato a segnare. Quattro gol in 4 partite, più altri 2 annullati non per colpa sua e un rigore sbagliato (per colpa sua). Teoricamente, fossero stati tutti buoni, adesso Dusan sarebbe in testa da solo alla classifica dei marcatori con 7 reti. Una media – gol stratosferica.
Tutto ciò a dimostrare che non era solo Max il problema, ma principalmente la salute e la testa del serbo.
Se alla Continassa si erano decisi a sacrificarlo sull’altare del risanamento finanziario il motivo principale è stato proprio il suo deludente rendimento nel suo primo anno e mezzo in bianconero. Arrivato dalla Viola ci si aspettava di aver preso l’erede di Ronaldo, non a caso ribattezzato subito DV7, poi declassato a DV9 e infine proposto come merce di scambio per avere Lukaku. Baratto non riuscito soltanto perché il Chelsea non ha accettato di pagare i 40 milioni di conguaglio richiesti – giustamente – dalla Juventus per un calciatore di 23 anni. A Londra non se la sono sentita di investire così tanto su un giocatore afflitto da pubalgia, e hanno lasciato perdere.
Verrebbe da dire, per fortuna.
Se lo stanno dicendo pure alla Continassa, dove hanno già convocato in sede Ristic per ridiscutere il contratto del suo assistito. Per carità, già ricco (7 milioni a salire) ma per spalmarlo su altri 3/4 anni e alleggerire così il bilancio. C’è chi sospetta potrebbe essere anche una mossa per monetizzare sul cartellino la prossima estate, nel caso appunto Vlahovic facesse una stagione da top. Ma questa è una storia che nessuno vorrebbe raccontare se Dusan dovesse per davvero tornare ad essere DV7. Giuntoli e Manna, ma anche Ferrero e Scanavino, se la prenderebbero questa responsabilità?