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    Juventus: Douglas Luiz, tutti i casi aperti e gli infortuni. Dentro il fitto colloquio Thiago Motta-Giuntoli

    Juventus: Douglas Luiz, tutti i casi aperti e gli infortuni. Dentro il fitto colloquio Thiago Motta-Giuntoli

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    Parole, parole e no, non soltanto parole. Si è spalancata una settimana-chiave, alla Continassa. E l'ha fatto con un timido sole e un allenamento aperto a una selezione di tifosi più i media. Tutti presenti per capire, scrutare, evidenziare i differenti stati d'animo in casa Juventus: c'è chi è felice del percorso iniziato e predica pazienza, chi si preoccupa dei pareggi di troppo, chi invece non intravede grossi miglioramenti. Specialmente dal punto di vista offensivo. Sarà. Sul bordo del campo del Training Center, la dirigenza era a due passi da Thiago Motta, così com'è sempre stata e così come sarà. Per primo ha parlato Gianluca Ferrero, il presidente: una pacca sulla spalla e tanti sorrisi con l'allenatore. Poi è arrivato momento e scena più visti, da luglio a fine settembre, l'unione che fa la forza: Cristiano Giuntoli da una parte, Thiago Motta alla sua destra. 

    LA CHIACCHIERATA - Parlavano fitto, quando alla seduta mancava il quarto d'ora di tiri in porta (e corsa, tanta corsa) per esaurirsi. Di cosa? Neanche l'attrezzatura da 007 ci regalerebbe un virgolettato, ma possiamo immaginare i temi di discussione, fantasticare su quel gesticolare di Thiago, che per un attimo gli si è pure avvicinato all'orecchio. La Juventus, nei loro pensieri, è una presenza costante ed è costante pure la sensazione che entrambi ora si aspettino qualcosa in più dal gruppo. E non solo per i gol perduti e adesso da fare. Anzi: il gioco espresso è l'ultimo dei pensieri e nemmeno una preoccupazione. Semmai, una serie di questioni sono rimaste a galla, e pure se sprofondano poi finiscono per riemergere poco dopo.

    I CASI APERTI - Davanti ai tiri in porta, il nome più gettonato tra i loro pensieri sarà stato quello di Dusan Vlahovic: gli errori e la fatica, l'impressionante differenza dall'inizio al prosieguo. E i numeri, adesso sconcertati, di un settembre nero che ha ancora una settimana di vita prima di cedere il testimone a ottobre. Girando lo sguardo, c'è quel Douglas Luiz costato 50 milioni e ancora in attesa di capire se renderà poco, tanto, il giusto. Magari, ecco, un paio di riflessioni Thiago le avrà condivise pure su di lui, così come su Danilo. Oggi è apparso di rincorsa, più che di corsa. E su di lui le riflessioni sul futuro vanno più veloci delle richieste del preparatore Colinet, che ha iniziato la settimana a impartire una sana dose di fatica. L'ha pagata un po' anche Savona, pizzicato sulla caviglia e rientrato prima del tempo negli spogliatoi, dove avrà incrociato quell'Arek Milik che tanto manca a Thiago e poco prima quel Francisco Conceicao che si avvicina al rientro (Lipsia?). Tra ogni possibile argomento della discussione Thiago-Giuntoli, ecco, su questo possiamo mettere praticamente la mano sul fuoco: con l'attacco al completo, questa Juve non avrebbe vissuto una fase così disorientante.

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