Vivo X Lei, Pastorin: Milan, la cessione di El Shaarawy lascia una lacerante malinconia
A breve il nostro Faraone sarà monegasco e molti tifosi affezionati se ne chiedono il perché; perché che nessuno da Milanello ancora ci ha spiegato, c’ha provato solo qualche giornalista ma con argomenti poco convincenti. Come avrete già capito dall’incipit sono contro questa cessione e mi ripropongo di passare in rassegna i “pro” formulati alla ricerca di una motivazione anche solo vagamente comprensibile. Sono stati variamente chiamati in causa motivi medici, economici e tattici. C’è chi, visti i numerosi infortuni, addirittura lo ritiene un affare per il Milan, ipotizzando un futuro alla Pato per il giovane Savonese. Qui la mia preparazione medica mi obbliga a fare delle precisazioni e ad evidenziare delle notevoli differenze (cercherò di essere sintetico e mi scuso per l'eventuale lungaggine delle argomentazioni mediche, deformazione professionale). Quelli di Pato sono infortuni muscolari, quelli di El92 fratturativi. Il tessuto muscolare guarisce lasciando esiti cicatriziali (tessuto fibroso al posto del tessuto muscolare) con perdita definitiva del tessuto lesionato che può però essere ben compensata. Il tessuto osseo guarisce con apposizione di nuovo tessuto osseo; anche queste lesioni lasciano esiti invalidanti, in dipendenza ovviamente dell'osso colpito ma anche della posizione della frattura (diafisiaria, epifisiaria, intra o extra articolare) e del tipo di frattura (composta o scomposta, multipla o singola, e a secondo della rima completa o meno, spiroide, a legno verde etc …); per farla breve un conto è un’ arto tranciato da una mietitrebbia con il chirurgo ortopedico impegnato a ricostruire un puzzle, un conto è una frattura per un pestone o un calcio. E gli infortuni di El92 sono stati per la maggior parte fratturine da trauma diretto per scontri di gioco, ergo prive di esiti invalidanti significativi e con probabile restitutio ad integrum. Per la frequenza di infortuni muscolari può esserci una predisposizione individuale allo sviluppo di tali lesioni (per Pato contribuì anche il rapido incremento della massa muscolare in tempi sorprendentemente rapidi), per quelle fratturative, ad eccezione di soggetti con la densità ossea di un novantenne osteoporotico, no. E non è questo il caso (repetita juvant: trattasi di traumatismi diretti per scontri di gioco). Pato era eccessivamente “cagionevole”, El92 no. Se ti strappi il bicipite femorale ogni volta che ti allacci le scarpe qualcosa non va, se ti cade un mattone sul piede 3-4 volte è solo sfortuna. … E poi si plaude la Viola che punta ancora sul recupero di Rossi (classe ’87) con 4 interventi alle ginocchia in attivo (qui si parla di legamenti che non rigenerano) e il Milan fa bene a dar via un classe ’92 per un paio di fratturine??? Per quanto riguarda le motivazioni economiche rimango allibito: ma non eravamo pieni di soldi? Mi stupiscono articoli giornalistici, anche a firme prestigiose, che citano le cifre (2 milioni ora e 15 per il riscatto) scrivendo 2 righe dopo che ora si possono alzare le offerte per Romagnoli ed Ibra! Ma ora entrano solo 2 milioni! Gli altri 15 arrivano tra un anno! Che ti vuoi alzare con 2 milioni! E poi non c’erano 150 milioni per il mercato? Su una cifra del genere che impatto possono avere 2 milioni? Altri ancora plaudono ad una plusvalenza di 9,6 milioni … embè ora si che siamo ricchi … ma non c’erano palanche su palanche da investire? E’ davvero così importante ‘sta plus valenza? E poi quando i giocatori li compriamo noi lo si sbandiera ai 4 venti creando aste assurde che fanno alzare i prezzi e quando vendiamo lo si fa di nascosto? Non era meglio il contrario? E poi proprio al Monaco? Dopo l’asta per Kongodbia (finita male) con il monaco che faceva trapelare falsi interessi di Juve, Real et altri poi puntualmente smentiti dai diretti interessati, e che infine conclude con l’Inter gli facciamo pure la cortesia di tenere segreta la trattativa? Mah ... Qualcun altro scrive di tattica, e qui invece siamo sul ragionevole e comprensibile anche se pure questa motivazione mi trova in disaccordo. Scrivono loro: El92 è un attaccante esterno ed il Milan l’hanno prossimo giocherà con 2 punte ed un trequartista ergo non c’è posto. Qui un senso c’è ma è piuttosto discutibile. Vorrei partire da lontano perchè le squadre si programmano da lontano: sei mesi fa va via presso di saldo l’unico trequartista italiano decente: Saponara (giochiamo con gli esterni non c’è spazio per lui!); poi all’inizio di questa sessione di mercato la squadra ha El92, Menez, Honda, Suso, Bonaventura, Niang, Mastour e Cerci (8 esterni di attacco), Destro non riscattato e Pazzini non rinnovato (niente punte centrali) e si decide di giocare senza esterni con due punte centrali ed un trequartista? Intuizione geniale, degna di uno stratega del calibro di Napoleone! Lasciamo la difesa un colabrodo e andiamo all-in sulle punte per cambiare modulo! Qui sta secondo me il primo errore di mercato! Ma se come dicono ci sonno tantissimi soldi ci può stare anche la rivoluzione tattica e allora dentro Bacca, Luiz Adriano, forse Ibra e riusciamo a digerire, anche se a fatica, il cambio di modulo. Manca però la lungimiranza e la programmazione futura (rispettivamente 29 anni, 28 e 34) con attacco da rifare tra un paio d’anni; ma l’aumento dell’età pensionabile oltre ai poveri comuni mortali è giusto che colpisca anche i calciatori quindi magari una decina d’anni li teniamo lo stesso! E sia … Anche dopo aver metabolizzata e data per buona l’intuizione bonapartiana mi chiedo: degli otto citati in precedenza ce ne sono sette meglio di El92? Non si potevano far partire gli altri? Ed ancora siamo sicuri che per il nuovo modulo il Faraone sarebbe stato inutile? … Per quanti non ricordano la storia di El92 vi ricordo che il suo mito calcistico a cui si ispira è Kakà, che iniziò la sua carriera e si mise in mostra come trequartista e “all’occorrenza esterno”, occorrenza che poi per opportunità professionale divenne il suo ruolo! Ma un ritorno alle origini non si poteva tentare? La tecnica c’è, passo ed accelerazione pure! … E il Milan giovane ed italiano dove è finito? Si cede un 23 italiano e si prendono due colombiani quasi trentenni ed uno Svedese 34enne? E se proprio la dirigenza voleva cederlo, “voleva” perché di volontà nuda e cruda si tratta non essendoci motivazioni reali, non si poteva inserire almeno il tanto gettonato “recompra” che va di moda in molte transazioni? El92 sarà uno dei più grandi rimpianti del Milan per almeno un paio di lustri!
Cessione El Sahaarawy perché? - Luca Moretti
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Capisco, moltissimo, il rammarico, il dispiacere e il "rancore" del nostro amico rossonero. El Sahaarawy rappresentava e rappresenta uno dei giovani più validi del nostro tanto criticato calcio. Un attaccante con ancora potenzialità, altissime, da esprimere. Certo, questi ultimi suoi campionati sono stati segnati da infortuni e pause. La sua stava diventando una continua ricerca del tempo perduto. Con grande dispiacere non soltanto suo, ma dello stesso Milan e, soprattutto, di Antonio Conte, che in lui crede. Tutti gli addii così lasciano un segno, una profonda e lacerante malinconia. Cambiare aria (penso) non potrebbe che fargli bene. Una nuova società, un nuovo e affascinante torneo, la voglia di ricominciare da zero e di dimostrare a tutti di non aver smarrito il proprio talento. Farà bene, ne sono convinto: e toccherà al club rossonero non farlo rimpiangere. Darwin Pastorin