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Vivo x lei, Jacobelli: né la Juve né la Roma hanno bisogno di favori, il vero disastro sono gli arbitri mediocri
La formidabile Juventus targata Conte continua a macinare avversari come un rullo compressore. Metafora un po’ datata, ma che rende bene l’idea dello strapotere bianconero. E sono 81 punti, tutti sul campo, nessuno regalatole a tavolino da qualche ex dirigente truffaldino. Il quasi milanista Tevez ne fa due e si issa solitario in cima alla classifica dei bomber, distanziando – ma non troppo – l’altro (mezzo) juventino Immobile.
Mi piacerebbe parlare di calcio, ma anche stavolta non sarà possibile. Troppi gli episodi in questo turno di campionato che lasciano perplessi gli amanti del calcio onesto. A cominciare dal gol farlocco di Destro in Roma-Torino. Ormai gli aiuti alla squadra capitolina non si contano più, si ripetono con una costanza che fa rabbrividire anche i più cinici e disillusi. Ovviamente nessun titolo di giornale che menzioni tale gravissima irregolarità, nessuna trasmissione sportiva che vi ponga il giusto accento, nessuna interrogazione parlamentare. Rien de rien. Quando si aiuta la Roma è tutto normale, il campionato torna magicamente pulito, i complotti si dissolvono e trallalero trallallà.
Per quanto riguarda Juventus-Parma, manca una punizione dal limite ai bianconeri per fallo di mano di un uomo della barriera parmense. La posizione sarebbe stata invitante e, molto probabilmente, la Juve avrebbe segnato il terzo gol. E vabbè: aggiungiamo anche questa ai due gol regolari annullati contro Genoa e Catania, per rimanere al passato recente.
Qualche buontempone frustrato ... parla addirittura di un rigore negato al Parma nei secondi finali del recupero. Ecco cosa dice la Gazzetta in merito: “L’azione: sulla respinta di Buffon è Marchisio ad anticipare Schelotto sotto porta (e tra l’altro, a essere fiscali, ci poteva stare un fallo a favore per un colpo subito), ma il pallone resta in zona pericolosa. A questo punto Parolo ha l’allungo giusto e sembra poter anticipare Bonucci. Il difensore se ne accorge e con mestiere allarga la gamba per sbarrargli la strada: cosa che avviene perché il giocatore del Parma finisce sull’ostacolo”.
Altro che rigore, insomma: manca una punizione ai bianconeri per fallo di Schelotto su Marchisio.
Mi piacerebbe parlare di calcio, ma anche stavolta non sarà possibile. Troppi gli episodi in questo turno di campionato che lasciano perplessi gli amanti del calcio onesto. A cominciare dal gol farlocco di Destro in Roma-Torino. Ormai gli aiuti alla squadra capitolina non si contano più, si ripetono con una costanza che fa rabbrividire anche i più cinici e disillusi. Ovviamente nessun titolo di giornale che menzioni tale gravissima irregolarità, nessuna trasmissione sportiva che vi ponga il giusto accento, nessuna interrogazione parlamentare. Rien de rien. Quando si aiuta la Roma è tutto normale, il campionato torna magicamente pulito, i complotti si dissolvono e trallalero trallallà.
Per quanto riguarda Juventus-Parma, manca una punizione dal limite ai bianconeri per fallo di mano di un uomo della barriera parmense. La posizione sarebbe stata invitante e, molto probabilmente, la Juve avrebbe segnato il terzo gol. E vabbè: aggiungiamo anche questa ai due gol regolari annullati contro Genoa e Catania, per rimanere al passato recente.
Qualche buontempone frustrato ... parla addirittura di un rigore negato al Parma nei secondi finali del recupero. Ecco cosa dice la Gazzetta in merito: “L’azione: sulla respinta di Buffon è Marchisio ad anticipare Schelotto sotto porta (e tra l’altro, a essere fiscali, ci poteva stare un fallo a favore per un colpo subito), ma il pallone resta in zona pericolosa. A questo punto Parolo ha l’allungo giusto e sembra poter anticipare Bonucci. Il difensore se ne accorge e con mestiere allarga la gamba per sbarrargli la strada: cosa che avviene perché il giocatore del Parma finisce sull’ostacolo”.
Altro che rigore, insomma: manca una punizione ai bianconeri per fallo di Schelotto su Marchisio.
L'Intenditore Calcistico da Vivo x Lei
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Caro Intenditore Calcistico,
premesso che il calcio è bello perché è vario e quindi, a mio avviso, il rigore su Parolo c'era, il problema non sono gli errori arbitrali di cui la Juve beneficia nella stessa misura in cui, in altri casi (vedasi la partita di Marassi con il Genoa), dagli stessi errori arbitrali viene danneggiata. Anche perché i numeri dello strapotere bianconero sono talmente schiaccianti che non c'è bisognondi aggiungere altro.
Il problema vero è un altro: la mediocrità tecnica di larga parte della classe arbitrale, figlia di un sistema che non conosce né la meritocrazia né la capacità di riconoscere i propri errori. L'arroganza e la supponenza di questo sistema sono inaccettabili. Per questo bisogna cambiarlo.
x.j.
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