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  • Vivo x lei, Jacobelli: Braschi, basta torti! Noi stiamo con Montella e Borja Valero

    Vivo x lei, Jacobelli: Braschi, basta torti! Noi stiamo con Montella e Borja Valero

    Caro Direttore,
     dopo le quattro giornate inflitte al pacato Borja Valero, espulso contestualmente a Munari che se ne è vista assegnare solamente una,il calcio italiano ha perso ogni credibilità. Emblematiche sono state le parole di Vincenzo Montella, uomo intelligente e sincero: "La difficoltà più grande è spiegare tutto questo ai giocatori stranieri,non riescono a comprendere il calcio italiano".
    Firenze e la Fiorentina sono sull' orlo di una crisi di nervi. Sono riusciti a distruggere un amore che aveva resistito anche alla C2. Complimenti!

    Giacomo Bizzarri, via Facebook
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    Caro Giacomo, 

    dopo l'invereconda stangata che si è abbattuta sulla Fiorentina (secondo lei, fra Borja Valero e  Montella da una parte, Gervasoni, Braschi e Nicchi dall'altra, noi con chi stiamo? Tutta la vita con Borja Valero e Montella), la squadra e i tifosi viola si sono pure dovuti sorbire la predica di Braschi. Il cui tono e i cui contenuti confermano ancora una volta che se ne deve andare. Malauguratamente, dovremo aspettare ancora tredici turni di campionato. Sempre troppi. 

    A futura memoria, Braschi dixit: "La prestazione di Gervasoni in Parma-Fiorentina è stata tecnicamente molto buona e positiva, ha applicato le regole con persone che non sembravano propense al rispetto di esse. Purtroppo gli arbitri sono sempre nell'occhio del ciclone,  ma se andiamo a vedere, in 250 partite fin qui giocate, di errori veramente clamorosi ce ne saranno stati non più di cinque e le decisioni sbagliate degli assistenti sono appena il 2 per cento. Questo gruppo sta disputando un campionato molto buono. Non credo sia il caso di rispondere, non ho alcuna intenzione di entrare in quelle che possono essere solo polemiche da bar. Per me e gli arbitri le squadre son tutte uguali, non abbiamo preconcetti e il rancore è un errore che non possiamo permetterci. Bisogna darsi una calmata. Chi si comporta da professionista troverà arbitri collaborativi, disponibili, pronti al dialogo. Chi invece offende, protesta in modo prepotente, simula e attua un gioco violento li troverà intransigenti e determinati. Fino a novembre i nostri arbitri sono stati praticamente disoccupati, ma ultimamente le partite sono diventate molto nervose e le ammonizioni per protesta sono cresciute del 50% rispetto a inizio stagione. Ripeto, bisogna darsi una calmata, noi siamo serenissimi e le nostre porte aperte a tutti”.

    E' ufficiale, caro Giacomo: siamo tutti scemi. Peraltro, essendo milioni gli appassionati fuori dalla grazia di Dio con questa Casta, siamo in affollata ed eccellente compagnia.

    Braschi deve avere qualche piccolo problema con la matematica, se ha calcolato ci siano stati 5 errori clamorosi in 250 partite. Doveva dire almeno 500: ha dimenticato due zeri.

    Braschi vive su Marte dove ha visto "un gruppo che sta disputando un campionato molto buono". Questo, invece, sul pianeta Terra, Paese Italia, risulta essere uno dei peggiori tornei della categoria nel suo complesso: a cominciare dai giudici di porta che fanno soltanto confusione, per finire con gli assistenti. C'è una galleria degli orrori aperta l'ultimo week end di agosto 2013 e, tuttora, sfortunatamente in costante via di ampliamento. 

    Braschi, che non risulta essere il volontario di un'organizzazione non governativa né un filantropo che faccia gratis il mestiere di designatore, ha il dovere di rispettare tutti i tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio. A cominciare da Montella, il signore che apostrofò malamente sin da quella sera d'inizio stagione a Parma, quando sbottò: "Con te non parlo". 

    Ma chi si crede di essere Braschi, il padreterno? Abete, è normale che il designatore della sua organizzazione tratti in questo modo l'allenatore della Fiorentina? Di quale "polemiche da bar" va cianciando, Braschi il quale, tanto per cominciare, dovrebbe rispettare anche gli avventori dei bar che parlano di calcio. O, adesso,  nella repubblica di Braschi è probito anche parlare di calcio al bar? 

    "Per me e gli arbitri le squadre son tutte uguali, non abbiamo preconcetti". Infatti, sono talmente tutte uguali le squadre, che l'Inter non si vede accordare un rigore dall'8 maggio 2013.

    Caro Giacomo, 
    è arrivato il momento di dire basta. Basta con le prediche di Braschi che fanno il paio con i sermoni di Nicchi, il signore secondo il quale questi sono i migliori arbitri degli ultimi 50 anni, la moviola uccide il calcio e gli arbitri parleranno soltanto quando lo deciderà lui.

    Basta con questi torti arbitrali. Basta con questa casta di intoccabili che non riconoscono mai pubblicamente i propri errori. 

    Ha detto bene Andrea Della Valle, riferendosi a Borja Valero: "Hanno dato quattro giornate di squalifica ad un ragazzo che è un esempio per tutti, uno dei più corretti in assoluto. Ho visto cose ben peggiori sui campi di calcio rispetto a ciò che ha fatto Borja, chiedetevi anche perchè una persona così pacata perde le staffeSiamo noi che abbiamo portato il terzo tempo, noi che abbiamo abbattuto le barriere e creato iniziative che portino messaggi distensivi. Sapete tutti come abbiamo perso la Champions un anno fa, che cosa abbiamo fatto? Non me lo spiego. Ci sono situazioni che vanno avanti da mesi, Firenze è stanca. Ora giochiamo senza Borja Valero contro Juventus e Napoli. Non creo alibi alla squadra ma sono dispiaciuto, non sono sereno, voglio poter lottare per la Champions e vigilerò su tutto. Braschi mi dica perchè Valero ha preso quattro giornate quando altri sono puniti meno severamente? Certamente faremo ricorso".

    Non basta soltanto fare ricorso, caro presidente Della Valle. 
    Questo sistema fonte di continue ingiustizie deve essere spazzato via. E, per spazzarlo via, bisogna spaccare i timpani in Federazione e in Lega perchè i sordi ritrovino finalmente l'udito. Signori sì, fessi no.

    x.j.



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