Vivo x lei, Jacobelli: 4 maggio, tutti onorano il Grande Torino tranne la Lega. Beretta, andate a nascondervi
sono una tifosa granata arrabbiata nera contro la Lega di serie A che non ha spostato la partita Chievo-Verona, in programma il 4 maggio, il nostro giorno della memoria. Ma come, in Italia si gioca tutti i giorni a tutte le ore e non è stato possibile rinviare questa gara che cade nella data in cui tutto il mondo ricorda il Grande Torino? Che cosa ne pensa?
Luciana Granata
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Cara Luciana,
penso che il mancato rinvio di Chievo-Torino sia una decisione indecente, un oltraggio alla memoria dei Caduti di Superga, l'ennesima dimostrazione che il Sistema Calcio non funziona perchè calpesta la passione dei tifosi, non conosce il culto della memoria, non sa che cosa voglia dire il rispetto della storia e degli Eroi. Il Grande Torino è la squadra degli Immortali che, ad un certo punto ha schierato dieci giocatori su undici in Nazionale. Ha simboleggiato la volontà di rivincita dell'Italia anche nello sport, dopo la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. Il Grande Torino appartiene alla storia del calcio mondiale e viene onorato dovunque, a cominciare dai tifosi del Benfica che non dimenticano né dimenticheranno mai quel viaggio in Portogallo di Valentino Mazzola e dei suoi compagni, purtroppo l'ultimo della loro vita. Il signor Beretta, presidente della Lega molto più interessata alla spartizione dei diritti tv piuttosto che al Grande Torino, ha motivato la decisione con queste parole: "Ogni spostamento avrebbe comportato un disallineamento fra squadre in lotta per le coppe o la salvezza, ma garantisco la vicinanza della Lega ai tifosi del Torino".
Capito? In un calcio dove il termine spezzativo è riduttivo, dove partite di Coppa Italia sono state programmate alle 21 in amene serate invernali per obbedire alle richieste televisive, la richiesta della gente granata è stata respinta per una questione di "disallineamento". Beretta e la Lega pensano di cavarsela con il minuto di silenzio che verrà osservato al Bentegodi prima della partita e il lutto al braccio che sarà indossato dalle due squadre.
L'unica cosa che Beretta e quelli che hanno condiviso la decisione della Lega devono fare, è andare a nascondersi.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com
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