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Vivo X Lei, Borioni risponde: vedi Napoli e (forse) non muori
di Ghebbe: VEDI NAPOLI E POI FORSE NON MUORI.
Chi pensa che Napoli-Fiorentina sia stata una partita "bella anche sugli spalti", chi pensa che ci sia stata una proposta di gemellaggio, chi pensa che tutto il mondo sia paese probabilmente non è mai andato in trasferta al San Paolo.
E dire che i tifosi della Fiorentina dovrebbero anche dire grazie per questo gran servizio, visto che poche ore prima della gara il settore ospiti risultava ancora chiuso e inagibile (situazione sbloccata pochi giorni prima della gara grazie a un intervento della società partenopea).
I veri servizi speciali partono vicino e dentro lo stadio.
Esci dal pullman e ci sono gli amici della DIGOS che ti obbligano a foto e a video ricordo con il tuo documento, come se tu fossi un assassino confesso. In altri stadi sono mescolati col pubblico oppure sono meno invasivi. Qua no. Qua sono invasivi. Preferiscono così, visto che con i tifosi "caldi" di casa non è che si possa pretendere una perquisizione in grande stile. Perquisitelo voi l'amico Genny "la carogna" se vi va. Poi entri e ti rendi conto di stare basso. Molto basso. Pazienza se si vede male, ma ehi, siamo al San Paolo!
Pazienza se i seggiolini sono spaccati, lo sono spesso ovunque. Pazienza se "è un cesso" come dice il loro simpatico presidente.
Pazienza un cazzo però, se hai le reti fitte a destra, a sinistra e in testa.
Sei all'interno di una vera e propria VOLIERA. Una voliera dalla quale la partita si può appena interpretare. Vederla è un mezzo miracolo. Sì ma non è tutto. Perché le emozioni non finiscono mai al San Paolo. I signori degli anelli superiori non si contengono e siccome i bagni sono lontani, pensano bene di pisciare nelle proprie belle bottiglie di birra già precedentemente svuotate. Per poi lanciarle sopra la "voliera" e farli cortesemente sgrondare al suo interno. Del resto si sa, a Napoli non piove mai e una bella doccia rinfrescante fa sempre comodo. Anche se quella non è proprio una doccia rinfrescante, direi che è più una "pioggia dorata" come gli amanti del fetish potranno facilmente capire.
La domanda vera è: come mai loro hanno le bottigliette di simil-vetro mentre a noi danno i bicchieri di carta? Nei bicchieri di carta si piscia molto più comodamente e non rischi neanche di sporcarti le mani, io pretendo assolutamente che i tifosi napoletani per il futuro abbiano gli stessi comodissimi bicchieri di carta che utilizziamo a Firenze! Ad ogni modo anche stavolta i nostri tifosi viola sono felicemente tornati a casa senza morire e con una bella doccia (vera stavolta) verso mezzanotte si sono lavati via questa bella 24 ore di pura follia, alimentata da una passione che né l'inciviltà né un brutto risultato potranno minimamente scalfire.
Cari napoletani "per bene", state tranquilli.
Da noi non succede. Volevamo dirvi solo questo.
Un grande abbraccio alla Napoli "civile", oramai sotto scacco da anni e sempre più abbandonata dalle istituzioni; costretta a collezionare figure di questo tipo ogni settimana, ogni giorno dell'anno.
Luca Borioni risponde:
Ghebbe solleva un problema vero, un tema doloroso. Quello che riguarda la situazione indegna di gran parte degli stadi italiani e del San Paolo di Napoli in particolare. La sua è una testimonianza preziosa. Ci dice che esistono territori fuori dal buon senso prima ancora che dalle regole civili. E questi territori non sono necessariamente esclusiva degli ultras più beceri: no, nel grande pentolone del calcio italiano un po' tutto può finire in ebollizione. E anche chi non ha tendenze da violento, se trattato come tale, finisce per diventarlo. Posso testimoniare per esperienza diretta di alcune brutture del San Paolo pure lontano dalle curve. Ad esempio il passaggio obbligato che dalla tribuna stampa porta alla cosiddetta sala stampa, giù fin sotto il livello del terreno di gioco e poi sfiorando la curva, da dove può arrivare qualche oggetto "contundente". È il momento di fare qualcosa. De Laurentiis almeno ha messo in evidenza la questione, ci sarà un passo in avanti della politica? Mah.