Vivo x Lei, Borioni risponde: Sarri/Mancini: riecco il calcio italiano maleducato
Perchè siamo tutti froci, e se non ci credi portami tua sorella !!! di Zebra Point
Non volevo farlo, ma leggendo i commenti, che sono esattamente come mi aspettavo, non ho resistito.
Il tenore è questo:
Caso A:
"Dai Napoletani non ti puoi aspettare niente di diverso, sono la città più ignorante d'Italia."
Che, scusate, mi fa ridere perchè mi immagino il pensiero interiore di questo strenuo difensore dei diritti delle minoranze, tranne che di quelle minoranze che lo infastidiscono o che non gli fanno fare bella figura.
Caso B:
"Mancini doveva dire a Sarri: prestami tua sorella e poi te lo faccio vedere io chi è frocio!"
Ed ecco che, all'improvviso, leggendo CM, stamane, mi sono trovato catapultato in un film di Checco Zalone.
Poi ci ho pensato: cosa potevo aspettarmi di diverso ?
L'Italia è il posto dove Belloli ha detto "Basta soldi a queste quattro lesbiche."
L'Italia è il posto in cui Tavecchio è stato eletto nonostante la sospensione degli organi internazionali a suo carico per razzismo, e che, nonostante questo , nel corso di una telefonata, parlando di un ex dirigente, diceva: "Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo." (tipico Caso 2). Questa è l'Italia.
Adesso avremo una levata di scudi contro Sarri e la santificazione di Mancini.
Tutti saranno pronti a scrivere articoloni buonisti a difesa delle posizioni di Mancini.
Tanto Sarri è sacrificabile, non è uno dei mostri sacri del calcio italiano.
Già Timossi ha scritto più di quanto dovuto, spacciando Mancini per un eroe.
Mancini non è un eroe per un se di troppo.
Mancini alla stampa, ha risposto "Sarri si è scagliando contro di me insultandomi, dicendomi frocio. Io sono orgoglioso di esserlo se..."
Un eroe fino a quel se... Perchè ci sono dei casi in cui non sei orgoglioso di esserlo ?
Quando ? Se non lo sei ?
Se Sarri non è un uomo ?
O hai avuto paura di fare outing perchè sai che Sarri è il 90% del mondo del calcio ?
Non lo so, ma così Mancini non è un eroe, è l'ennesimo italiano piccolo e pauroso, che non osa perchè sa che verrà schiacciato.
O che osa solo per profitto personale.
Quindi siamo sinceri, non sentiamo il bisogno di una crociata pro Mancini o contro Sarri.
Ma magari di una crociata contro l'ignoranza e l'opportunismo nel mondo del calcio si. Ma non ne sono mai state fatte di vere.
Qualcuno ricorda il nome di quel giocatore che fece outing e giocava nella Lazio ?
Nessuno vero ?
Andatevelo a cercare e chiedetevi perchè lo ha fatto dopo aver smesso.
Così come nessuno ricorda il nome di quel giocatore che denunciò le tentate combine delle partite di calcio.
Nessuno vero ?
Andatevelo a cercare e chiedetevi perchè dopo averlo fatto ha dovuto smettere (non lo ha ingaggiato più nessuno).
Eppure nessuno ne parla, neppure Timossi.
Abbiamo opinionisti che difendono i giocatori che tirano calci in faccia ad altri giocatori (vero Beccalossi) e nessuno si indigna. Abbiamo ogni genere di fenomeno da circo e ci stupiamo di quanto accaduto ieri sera ?
Molto peggio è quanto sta accadendo stamattina, perchè ieri sera due ragazzini viziati hanno litigato ai giardinetti, mentre oggi i genitori stanno dando pessima prova di sè buttandola in gazzarra.
Il razzismo è una cosa diversa, e oggi CM ne è pieno, molto più di quanto non ne fosse pieno Sarri ieri sera.
Solo che, in molti casi, viene spacciato per difesa dei diritti dei più deboli.
Perchè noi siamo italiani e, quando parliamo, difficilmente diciamo quello che abbiamo in testa. E non sempre è ipocrisia: spesso è proprio che non c'è niente.
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Luca Borioni risponde: Lo dico subito, condivido diversi passaggi del commento di Zebra Point sul battibecco Sarri/Mancini. La frase che ha scelto per il titolo la dice lunga: ovvero, ecco la tipica risposta dell'italiano medio all'insulto altrettanto tipico dell'altro italiano medio... Sessista uno come sessista l'altro. Oppure, riferito ai due protagonisti dell'edificante scenetta, si potrebbe anche dire: razzista uno, vittima l'altro. O ancora, fuor da populismi: volgare uno, furbo l'altro.
Ma credo che il comune denominatore sia più terra terra. Non per citare un articolo (ehm) uscito recentemente su queste pagine (LEGGI QUI) - ma il problema è forse legato alla cattiva educazione, alle pessime maniere, alla volgarità in cui spesso cadono gli interpreti dello spettacolo transmediale (non è un insulto) del calcio. Italiano soprattutto, ha ragione Zebra Point (così come condivido molti altri pareri arguti espressi dagli utenti di calciomercato.com). Cattive abitudini che la tv amplifica.
Il razzismo insito nell'epiteto che Sarri ha rivolto a Mancini è evidente, ma sfugge a chi ne fa il pessimo uso di cui sopra perché nell'uso comune tutto finisce nel calderone degli insulti "da stadio", nel territorio del "tutto resta nei limiti della partita", nell'alibi "della pressione" e "delle frasi a caldo".
D'accordo, però la tv (e l'informazione digitale che provvede a cambiare i vecchi parametri) impone a lorsignori milionari un'attenzione particolare al linguaggio e agli atteggiamenti. Almeno nei limiti del possibile, per carità. Non si pretendono esempi da galateo, ma comportamenti da professionisti quali sono gli allenatori e i giocatori (a anche i presidenti), sì.
Su, facciamo un passo avanti e andiamo oltre lo stereotipo dell'italiano medio interpretato al cinema da Maccio Capotonda o dallo stesso Checco Zalone. Stereotipi che tutti noi riconosciamo e nel quale tutti prima o poi caschiamo.