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  • Vivo X Lei, Borioni risponde: illusione nuovi stadi, che fine hanno fatto?

    Vivo X Lei, Borioni risponde: illusione nuovi stadi, che fine hanno fatto?

    di alexsport - Addio Stadio

    Che fine hanno fatto i progetti per la costruzione dei nuovi stadi, quest’anno le società calcistiche non hanno badato a spese hanno investito enormi somme di denaro e non succedeva da molto tempo eppure le squadre di serie A e B continuano ad avere impianti sportivi fatiscenti. L’unica eccezione sono la Juve e l’Udinese che aspetta il completamento della curva, il resto delle squadre hanno degli stadi inadeguati e direi al limite dell’agibilità e sicurezza. Il Milan ci aveva provato presentando un bellissimo progetto ma sembra col passare dei mesi allontanarsi, la Roma con il suo presidente Pallotta sperava in un nuovo stadio a Tor di Valle per ora i tifosi si devono accontentare solo dei plastici, probabilmente li rivedremo comparire nello studio di Porta a Porta. Il Sassuolo come sappiamo gioca oramai tutte le partite casalinghe a Reggio Emilia, il Carpi è costretto a giocare a Modena, l’Empoli ha dovuto rinunciare alla costruzione di un nuovo impianto per il parere negativo espresso dalla giunta comunale. 

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    Luca Borioni risponde: 


    AlexSport non sbaglia a sottolineare le eterne difficoltà del movimento calcistico italiano a proposito della costruzione di nuovi stadi, tema considerato fondamentale in un'ottica di competitività internazionale. L'esempio della Juventus aveva suscitato molte reazioni entusiastiche che però hanno prodotto fin qui solo tanti bei progetti, alcuni accantonati, altri sospesi. È notizia recente lo slittamento del progetto nuovo stadio della Roma. Solo l'Udinese ha realizzato il suo "sogno". L'esempio del Sassuolo, citato dal nostro amico, è però inesatto: lo stadio di Reggio Emilia è comunque tra i più moderni ed è di proprietà della Mapei che a sua volta controlla il club emiliano. Mentre il progetto dell'Empoli è ancora in fase di valutazione, non ancora bocciato. In ogni caso la sostanza non cambia: non si hanno ancora notizie dai grandi club, non si vedono segnali di un reale cambiamento. E poi non è solo una questione d'impianti, molto spesso in Italia mancano le infrastrutture ovvero le vie di accesso agli stadi stessi. E ancora: parcheggi impenetrabili, controlli che generano code (e chissà d'ora in poi in clima da rischio attentati), difficoltà di ogni sorta. E il Milan che prima illude tutti poi ci ripensa. Siamo in Italia.


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