Vivo X Lei, Borioni risponde: ecco il problema della Roma
La Roma e i suoi errori... di Dohko.
Pensare che la Roma dopo la vittoria contro il Genoa sia guarita è pura utopia, e solamente uno stolto potrebbe crederlo. I tre punti sono arrivati e sono vitali come il pane in questo momento, visto che grazie alla sconfitta dell'Inter contro la seconda squadra della Capitale, la Roma riesce ad accorciare il gap dalla testa della classifica, portandosi a -4 punti, e mantenere invariato la distanza dal terzo posto. Ma se le premesse per il prossimo anno sono queste, pensare allo Scudetto è assolutamente impossibile e pensare alla Champions diventa molto arduo.
GARCIA - L'allenatore non ha saputo dare un gioco alla squadra se non il "palla a (giocatore della Roma) e vediamo che succede", non sa gestire la rosa a disposizione in caso di impegni riavvicinati facendo giocare sempre gli stessi che alla lunga ne risentono, non sa sfruttare le caratteristiche dei giocatori che si ritrova a disposizione, vedasi Pjanic costretto a recuperare palloni o Dzeko a dover svolgere un compito alla Totti, e non sa valorizzare i giovani (critica che si ricollega alla gestione della rosa). GIOCATORI - Anche i giocatori non sono esenti da colpa, perché fino a prova contraria sono loro che scendono in campo. L'allenatore non ti ha dato uno straccio di gioco, metto almeno la grinta, e invece niente...sto perdendo malamente, faccio vedere che almeno la faccia non voglio rimettercela, e invece niente...gioco contro una squadra di serie B dopo una serie di partite in cui ho fatto schifo, entro in campo e dall'inizio do il 110% per far vedere che non sono così scarso, nada anche in questo caso... Potremmo discutere sul fatto che è compito dell'allenatore deve tirare fuori gli attributi ai giocatori, però un po' di amor proprio! Non sono bambini che hanno sempre bisogno della mamma!!! DIRIGENZA - Qualcuno sa se ci sono? No perché una dirigenza normale, dopo la sconfitta in Coppa Italia avrebbe esonerato l'allenatore in seduta stante, per dare uno scossone ai giocatori, all'ambiente, avrebbe fatto vedere di essere presente e invece...il nulla! Solo dichiarazioni di circostanza... Altra situazione, il Presidente ritorna a Roma, dopo una prolungata assenza, e va allo stadio a vedere la partita decisiva di Champions, quella che porta i soldi, ma non quella altrettanto decisiva in campionato, che però non porta soldi; non mi sembra una mossa molto furba, anzi...poi non ti lamentare se alcuni tifosi ti criticano. TIFOSI - Ridicoli da inizio stagione. Hanno preso il pretesto delle barriere in curva, per iniziare una guerra alla proprietà. Sono convinti che la società sia complice della divisione, quando il prefetto ha ribadito che la Roma era contraria e non ha assolutamente collaborato, e adesso vorrebbero che Baldissoni e/o Zanzi iniziassero a urlare e strepitare in televisione per far togliere le barriere. Spero che nessuno di loro sia un diplomatico... Inoltre, continuano a sostenere che la proprietà sia interessata solo a far soldi con le "stecche" e le plusvalenze. Ma se fino a due secondi fa non sapevano neanche cosa fossero?!?!?!? E poi per quanto riguarda le "stecche", la Roma è una società quotata in borsa, redige un bilancio con principi IAS/IFRS e deve essere trasparente in tutte le sue operazioni, altrimenti altro che le sanzioni UEFA per il FFP. E riguardo le plusvalenze, esse servono a ridurre il passivo di bilancio che, se mantenuto entro certi limiti, permette lo stesso di disputare le competizioni europee. Perciò non sono fatte per piacere, ma per necessità! E non solo dalla nostra società, ma da tutte. Quindi ricapitolando, TUTTI stanno sbagliando, anche in modo grave, e solamente un'inversione di rotta da parte di TUTTI potrà risollevare la stagione.
Speriamo di avere buone novelle già in questi giorni con l'esonero di Garcia e che l'anno nuovo porti tanta grinta ai giocatori, tanto buon senso alla dirigenza, un'INFINITA' di intelligenza ai tifosi.
FORZA ROMA!
Luca Borioni risponde: "Il tema merita dibattiti e approfondimenti, sebbene le radio domane diano già fondo ogni giorno all'analisi della crisi giallorossa. Che poi tanto crisi non è, se si pensa che il successo sul Genoa permette comunque alla squadra del vituperato (adesso) Garcia di restare nella zona di vertice del campionato, cioè ancora in area scudetto, a soli quattro punto dalla vetta e quindi dall'Inter sgambettata dai cugini laziali.
Secondo me il problema principale sta nel cuore dello spogliatoio, oltre che in quello dei giocatori più rappresentativi. Sono loro che non dovrebbero permettere certe cadute, di carattere e di testa, certi scivoloni che compromettono tutto: le scelte societarie, il lavoro dell'allenatore, i risultati comunque messi in fila nei momenti di continuità. Tutto crolla quando la Roma si ripiega su se stessa, quando perde di vista la realtà. A quel punto gli estremismi prendono il sopravvento. Prima la squadra è più forte di tutte, ha una dimensione addirittura europea, e poi non vale niente, deve "nascondersi alla vista dei suoi tifosi" (altre virgolette per quest'ultimo vocabolo). Roma è così, la Roma è sempre stata questa. Là vince solo chi ha la testa dura, più di tutti. Gente come Capello o lo stesso Spalletti. Anche Garcia è testardo, anche la dirigenza persevera. Chissà, potrebbero avere ragione loro.