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Violamania: yes we can
Proprio il tecnico gigliato, a differenza del collega Filippo Inzaghi che si è lamentato di un Milan che ancora deve assorbire il nuovo cambio di modulo, ci ha messo ben poco a trasformare lo spartito sicuro del 3-5-2 nel 4-3-2-1 con due fantasisti alle spalle di un’unica punta, ed ha saputo, grazie al suo eccellente staff tecnico a motivare anche i giocatori meno utilizzati negli ultimi mesi. Chi avrebbe scommesso che la Fiorentina avrebbe vinto sul terreno del Mapei Stadium, dove anche la capolista Juventus era stata fermata, e l’Inter aveva perso, senza poter contare sui titolari Mario Gomez, Borja Valero, Pasqual e Joaquin, e con gente comunque affidabile come Tomovic ed Aquilani anch’essi in panchina, e con due giocatori arrivati da meno di tre settimane nello spogliatoio gigliato? La rosa gigliata di oggi sembra una perfetta sinfonia musicale, sulla falsariga di quanto di buono era stato fatto nel primo anno e mezzo di gestione Montella, forse perché in società tutte le componenti hanno ripreso il proprio posto, e, va ripetuto, Diego Della Valle ha suonato la carica: ‘Qui solo gente attaccata alla maglia’.
Ecco che così l’attesa per la super sfida del White Hart Lane di giovedì sera si sta facendo frenetica ma anche carica di ottimismo. Ci saranno duemila cuori gigliati nel catino inglese degli Spurs ma è come se fossero seimila, tante quanto erano state le richieste formulate per assistere dal vivo a Tottenham – Fiorentina che è ingiusto valga soltanto un sedicesimo di finale di Europa League. Sarà durissima affrontare Harry Kane e compagni, servirà un’impresona per tornare a casa con un risultato positivo, magari corredato da qualche gol fatto in trasferta ma le sensazioni sono positive, perché surrogate da un gioco e da degli interpreti che sembrano aver trovato nuova linfa. Sul viaggio per l’Inghilterra, a cui pare voglia aggregarsi anche Andrea Della Valle, che finalmente potrà guardare con i suoi occhi la sua squadra, dal vivo, in campo europeo, ci sarà un carico di determinazione e volontà, un gruppo di uomini che sembra essersi tolto supponenza e superficialità, ed anzi ha nella freschezza dei nuovi, vedi alla voce Salah, e nell’esperienza dei più esperti, Pizarro, tanto per fare un nome, il giusto mix per regalarsi i primi importantissimi 90’ di una sfida che potrebbe spalancare alla Fiorentina le porte per una prosecuzione di un torneo che regala prestigio e fa aumentare autostima. Un altro passo decisivo per una creatura rinata e che vuole respirare a pieni polmoni nel calcio che conta.