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Violamania: vincere senza i gol di Vlahovic è l'ennesimo segnale di Italiano. E adesso l'Inter spaventa meno
BARRICATE - I cronisti più generosi l'hanno definito 4-2-3-1, ma quello messo in campo da Ballardini ieri era un abbottonatissimo 4-5-1, volto evidentemente a non prendere gol e a provare a colpire quando possibile. Un terzino e un mediano da esterni alti, un altro centrocampista alzato a ridosso dell'unica punta e in basso a sinistra un laterale di copertura come Criscito. Difficile trovare una breccia, senza errori da parte di questo schieramento. Sirigu è stato miracoloso in un paio di occasioni estemporanee, ma c'era il rischio che la partita non si sbloccasse. E quando al posto di Destro è entrato l'ennesimo mediano, Hernani, lo 0-0 cominciava ad assumere contorni definiti. Ma la giocata di Saponara ha spazzato via tutto e incanalato la partita su binari viola. Troppo poco Kallon, l'assenza di Caicedo si è sentita e Dragowski avrebbe tranquillamente festeggiato il primo clean sheet stagionale se non fosse stato per il rigore di Criscito (un po' ingenuo Igor, ma poco male).
TUTTI A SCUOLA DA JACK E RICKY - Un inizio di campionato da urlo per Bonaventura, sempre ampiamente al di sopra della sufficienza e ieri in gol dopo una partita semplicemente strepitosa. All'intelligenza dell'ex Milan si è aggiunta quella dell'altro ex rossonero Saponara, e il gol del provvisorio 0-2, con tacco volante del secondo e diagonale chirurgico del primo, è un saggio della varietà di idee di questa nuova Fiorentina. Che intanto sa lavorare anche di sciabola...
MUSCOLI E GRINTA - Ce ne siamo accorti una settimana fa, ma Duncan e Amrabat hanno confermato di essere veramente due risorse di grande valore. Il ghanese non ha segnato solo per via di un prodigio di Sirigu, invece il marocchino continua ad entrare in campo e a proteggere i vantaggi della Fiorentina con interventi provvidenziali nella propria area di rigore, da centrale aggiunto. Specie in assenza di Milenkovic, che sembrava davvero insostituibile ma sul quale ancora una volta Italiano ha ribaltato ogni certezza.
NOTA STONATA - Spazio anche per Kokorin, l'oggetto misterioso sul quale tutti a Firenze si stanno facendo più di una domanda. La fredda cronaca dice: in campo poco più di dieci minuti, all'attivo un cartellino giallo che rischiava di trasformarsi in rosso e due occasioni non sfruttate per mancanza di convinzione sui palloni offerti dai compagni. Italiano riuscirà a recuperare anche lui? Per adesso, siamo lontani. Ma a sentire Bonaventura ("Italiano è tatticamente eccezionale") tutto sembra possibile: anche pensare di poter fare risultato contro la scintillante Inter che ieri ha massacrato il Bologna.