Violamania: Verdù di rabbia e di speranza
Al di là dei giochi di parole realizzabili con il nuovo acquisto della Fiorentina, la piazza è..spiazzata. Umorismo, sarcasmo, forse solo ragionevoli dubbi. Il senso di vedere Joan Verdù Fernandez in Viola è, almeno per il momento, di difficile comprensione: reduce da un'annata negativa al Betis, conclusasi con la retrocessione dei biancoverdi, sembrava aver chiuso con il calcio 'vero' andando negli Emirati Arabi Uniti nel Baniyas, squadra nella quale adesso gioca anche l'ex meteora del Cagliari Joaquin Larrivey, ed invece la chiamata della Fiorentina lo ha riportato in Europa.
Il talento non si discute, Verdù era leader tecnico dell'Espanyol ( 24 gol e 20 assist in 4 stagioni ) sopratutto sotto la gestione di Mauricio Pochettino ma dal 2013/2014 in poi in campo si sono perse le tracce del canterano del Barça. E allora i dubbi sulla sua utilità per la Fiorentina riaffiorano: apprezzabile la volontà di portare a casa un giocatore di esperienza, ma puntare su un ragazzo di 32 anni, le cui condizioni fisiche sono tutte da appurare e il cui accordo andrà perfezionato dopo il superamento delle visite mediche, e reduce da una stagione in cui calcio da sunset boulevard, potrebbe essere un azzardo non giustificato.
La Fiorentina lo aveva cercato nel 2012, il giocatore è stato richiesto da Sousa: vero o meno che sia, in un'opera di ringiovanimento, l'acquisto di Verdù stona decisamente. Non solo: Verdù, a livello di calcio internazionale, ha all'attivo una sola presenza in Champions (nel lontano 2004/2005 con il Barcellona), tre in Coppa Uefa (nel 2008/2009 con il Deportivo La Coruna per 80 minuti totali) e sette con il Betis in Europa League nel 2013/2014. Dati non esaltanti, per un'operazione che ricorda molto quella effettuata con Diamanti lo scorso gennaio.
Per il momento, però, tutti gli acquisti della Fiorentina hanno dato risposte positivi e in questo incipit di stagione la parola 'flop' non aleggia sulla testa di alcun volto nuovo arrivato in riva all'Arno. Nel dubbio tra trasformarsi in Hulk e aspettare con trepidazione la prima uscita del nuovo arrivato ( e di Baez ), sarà il campo a parlare, già domani, per la sfida contro il Torino. Tutti i dubbi, per fortuna, saranno sbrogliati dal rettangolo Verdù.