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Violamania: sogno o son Destro?
Drin, drin, drin. Suona la sveglia viola? No. Peccato, un'altra occasione persa. La Fiorentina si è resa protagonista di un'altra giornata dai contorni paradossali. L'arrivo di Andrea Della Valle non è conciso con quello che la piazza si attendeva: per le prime parole, rammendate dopo ore interminabili di attesa verso le 23, all'interno di un bar, i tifosi speravano in qualcosa di meglio. Un 'venerdì 17' in tutti i sensi, con le perplessità di non capire se, e quando, il patron gigliato avrebbe parlato. Le parole sono infine arrivate lasciando, tuttavia, parafrasando Shakespeare, tanto rumore per nulla.
Il lavoro della società, a più di quaranta giorni dalla fine del mercato e a poco più di un mese dall'inizio del campionato, è ancora ingiudicabile. Si riempiono i fogli di idee, di nomi, di proposte, di suggestioni, l'unica certezza, per ora, si chiama Luigi Sepe. Il tempo per rimediare, comunque, ancora c'è. A livello comunicativo la giornata di ieri ha lasciato però un solco, suggellato anche da un comunicato dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, che ha denunciato 'il mancato rispetto della dignità professionale dei colleghi' chiedendo il ripristino delle 'condizioni più elementari di rapporti corretti tra vertice viola e giornalisti'.
Insomma, una frattura c'è. Le speranze dell'ambiente sono rimaste disattese e stavolta il mancato acquisto di un top player non c'entra. Andrea Della Valle ha promesso cinque acquisti, e ha confermato l'impegno totale per vincere un trofeo, con la bacheca dei fratelli Tod's ancora vuota. Volerà a Londra, cercherà di risolvere a suo vantaggio la questione Salah, poi si vedrà. Quel che è certo è che le ventiquattro ore alle spalle non sono state un miraggio, ma una triste realtà.
Il nome caldo delle ultime ore è quello di Mattia Destro. Un rischio, se la tua punta si chiama Khouma Babacar e in rosa non si è ancora riusciti a smaltire la presenza economicamente ingombrante di Mario Gomez. Un accordo di massimo con l'entourage del giocatore c'è, anche se le sirene londinesi non hanno ancora smesso di cantare. Intanto, forse più rapidamente del previsto, i giovani viola stanno iniziando a lasciare Moena: l'ultimo, in ordine temporale, Luca Bittante, con il solito diritto di recumpra mantenuto dalla Fiorentina.
Strategie complicate, nella terra dei forse. Tutti in attesa che suoni la sveglia.