
Violamania: scelte coraggiose ma discutibili, un secondo tempo inaccettabile. Palladino è nel mirino
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NEL MIRINO - E allora fra le critiche per una fase difensiva che non funziona e per un centrocampo che si spegne, nell'occhio del ciclone ci finisce, inevitabilmente, Raffaele Palladino. Il tecnico aveva chiesto un approccio violento alla partita, in realtà è stato il Panathinaikos ad azzannare la Fiorentina nei primi 20', forse impaurita da un clima estremamente caldo in una città che rappresenta ancora una ferita aperta per tutto l'ambiente viola. Eppure, nonostante tutto, col gioco e con l'orgoglio Ranieri e compagni erano anche riusciti a riacciuffarla con un uno-due che, per i 300 viola accorsi in Grecia, aveva il profumo dell'impresa. Ecco perché l'atteggiamento molle e rinunciatario messo in campo fin dal rientro in campo dagli spogliatoi è stato, francamente, inaccettabile. E se negli ultimi minuti i tifosi viola speravano che la partita finisse prima possibile per un passivo che rischiava di essere ancor più pesante, è ovvio che si accenda più di un campanello d'allarme.
ALL IN - Dopo tre sconfitte consecutive in campionato la Fiorentina aveva trovato una boccata d'ossigeno (seppur soffendo) contro il Lecce. Ma la vittoria coi salentini non ha, evidentemente, riacceso la scintilla. Adesso Palladino si gioca tutto in una settimana. Non tanto con la trasferta di Napoli, ma col ritorno contro il Panathinaikos giovedì al Franchi. Perché stavolta Firenze difficilmente perdonerà una altra serata di scelte discutibili e di atteggiamenti remissivi.
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Rosa sopravvalutata! Colpani mai visto, gudmunson idem! Centrocampo di scarti, vedi adli Cataldi...