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Violamania: più stanchezza che cambi, così non va! Fallito l'appuntamento con la storia
Era l'appuntamento con la storia e la Fiorentina lo ha fallito. Ingeneroso? Forse, ma stavolta la squadra di Sousa ha deluso, probabilmente ben oltre i propri demeriti. In questo momento sotto il profilo fisico e atletico i Viola sembrano aver accusato il colpo e la pausa natalizia arriva come una manna dal cielo: la rosa su cui il tecnico portoghese, attualmente, può contare realmente su 13-14 elementi e dopo aver retto in tutti questi mesi c'è stato un gap prestazionale pagato a carissimo prezzo contro una Juventus che, di rincorsa, inizia a far sentire il suo ruggito a tutte le contender per il titolo.
Il rischio, fin qui evidentemente solo apparente e parziale, è che la Fiorentina versione Sousa possa rimanere imbrigliata nella sua tattica di possesso palla e controllo mentale della partita. Per l'ennesima volta in stagione la squadra gigliata ha centrato in pieno l'approccio alla partita, al di là di un rigore sospetto concesso da Orsato, ma quando la Juventus poteva essere aggredita e messa in difficoltà, i Viola hanno palesato alcune carenze che Sousa non è riuscito a correggere. Perché i cambi sono stati effettuati tutti nel giro di pochi minuti, oltre l'85' minuto? 'La mia squadra, fino al 2-1, mi sembra in ottime condizioni' è stata la spiegazione di Sousa. Un giocatore come Babacar, lasciato in panchina 90 minuti, poteva o forse doveva essere inserito prima, anche per aiutare un Kalinic lasciato in attacco, suo malgrado, a fare l'eremita contro tutta la difesa bianconera schierata.
Il centrocampo della Juventus è riuscito ad imbrigliare Borja Valero e Ilicic e ad imbrogliare Paulo Sousa, che non è riuscito a porre sul campo delle contromosse efficaci. Il tecnico di Viseu, magicamente, finisce così sul banco degli imputati, dopo mesi in cui ha ricevuto elogi ed è stato idolatrato da tifosi e addetti ai lavori. A questo punto riemerge, così, a due partite - Carpi in Coppa Italia e Chievo in campionato - dalla chiusura del 2015, il tema del mercato: questa rosa necessita urgentemente di nuove soluzioni dalla panchina e, chi sa, anche di qualche titolare in più. La Fiorentina resta comunque seconda e il giudizio sulla stagione non cambia: la società deve, però, venire incontro a Sousa e ai giocatori. Un sostegno imprescindibile per continuare a coltivare quanto costruito in questi primi mesi di stagione: rovinare tutto sarebbe imperdonabile. Al di là di qualche errore di crescita e di qualche leggerezza che, sì, anche un tecnico come Paulo Sousa può aver commesso.