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    Violamania: perché chi pensa che questa sia una partita come tutte le altre è un folle!

    Violamania: perché chi pensa che questa sia una partita come tutte le altre è un folle!

    Mettiamo subito in chiaro una cosa: passeranno gli anni, passeranno i giocatori, passeranno le proprietà (specialmente per il club viola) ma Fiorentina-Juventus non sarà mai una partita come tutte le altre.

    Non c'entra il provincialismo e, benché dalla sponda bianconera provino a fare finta di niente, la rivalità (sportiva, non c'è neanche bisogno di sottolinearlo), magari concentrata in 180 minuti, c'è sempre ed esisterà ancora in futuro.

    Una rivalità che purtroppo scade anche nel cattivo gusto, per non dire nella stupidaggine, come i cori per i morti dell'Heysel, o quelli antisemiti (e anche insensati) dell'altra parte, ma che affonda le sue radici nel passato ed è quindi profondamente radicata.

    Sono state tante le gare che hanno fatto discutere, gioire e perfino emozionare. L'esaltante 3-3 della stagione 1983/84, il 2-1 viola in rimonta nell'88/89, con rete decisiva allo scadere del compianto Borgonovo, l'1-0 gigliato nel giorno del ritorno di Baggio al Franchi per la prima volta da avversario, fino a giungere al 4-2 dell'ottobre 2013, con uno strepitoso Rossi in campo e 4 gol realizzati dalla Fiorentina in 15 minuti. E poi lo scudetto in volata della stagione 1981/82 andato alla Juve in mezzo a mille polemiche, così come la finale di Coppa Uefa nell'89/90, potremmo stare qui a scrivere migliaia di aneddoti per tornare sempre allo stesso punto: che lo si voglia o no, questa non è una partita come tutte le altre.

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