Violamania:| Pensando positivo...
E' passata una settimana di silenzio in casa Fiorentina, nonostante il moltiplicarsi di dichiarazioni dei tesserati e illazioni sul futuro, fra un mercato che stenta a decollare e l'assenza fisica della famiglia Della Valle dalle cose di casa viola. La depressione fra i supporters gigliati sta raggiungendo il suo apogeo. In controtendenza, quindi, ho deciso di provare a trovare alcuni elementi positivi, cercando un po' di luce nel buio silenzioso della Fiorentina.
1) La storia d'amore fra la famiglia Della Valle e Firenze è al suo minimo storico. I proprietari del gruppo Tod's però hanno sempre dimostrato nei loro affari di essere gente competitiva, e dopo il lento declino tecnico della loro società nell'ultimo anno e mezzo non possono continuare questo distacco dalle sorti della loro Fiorentina. Una nuova stagione fallimentare sarebbe anche un loro fallimento. Attesa quindi per l'arrivo di Andrea Della Valle in questa settimana, per fare chiarezza sul nuovo progetto e sul possibile nuovo rilancio.
2) Il direttore sportivo Pantaleo Corvino viene da diverse campagne acquisti pressoché fallimentari, con troppi milioni di euro investiti male. Sicuramente però l'uomo del mercato gigliato è persona orgogliosa, e puntare sul suo riscatto non è mai un azzardo, soprattutto perché l'ex d.s. leccese dovrà soprattutto vendere, specialità quest'ultima in cui è sempre stato un maestro. Fiducia almeno fino a fine mercato, anche perché il rinnovo di Corvino è legato a quanto saprà fare di positivo nei prossimi due mesi.
3) Sinisa Mihajlovic è reduce da una stagione altamente deludente: non ha mai mostrato né una capacità di gestione del gruppo né una valorizzazione del proprio parco giocatori - compresi i giovani -, né una buona lettura dei match, né è riuscito a creare un feeling con la piazza. Il tecnico serbo però, come Corvino, è una persona orgogliosa e caparbia, e anche se a parole si mostra aziendalista molto probabilmente vorrà incidere maggiormente sul mercato, con suggerimenti e richieste utili al suo fabbisogno tecnico. Non ha credito da parte della piazza, e neanche in società pare convincere a pieno, ma grazie alla sua esperienza da calciatore, e dopo un anno intero di apprendistato sulla panchina viola, potrebbe trovare il colpo dal cilindro, e finalmente gestire una Fiorentina più sua.
4) Il parco giocatori sarà svuotato di tutti quegli elementi poco motivati che un anno fa non vennero venduti per le richieste troppo alte da parte del club viola. Perdere elementi dall'ingaggio alto non vuol dire per forza costruire una squadra meno forte, leggi gli esempi di Udinese, Napoli e Palermo nell'ultimo campionato. Si riparte da certezze come Behrami, da uno Jovetic che tornerà sano - si spera -, e dalla voglia di tornare a far sentire il proprio peso nello spogliatoio di Frey e Gamberini.
5) Firenze è silenziosa, quasi stordita dall'ultimo periodo fatto di poche certezze e troppi dubbi intorno alla prima squadra. Sotto la cenere del tifo viola però continua ad ardere un fuoco incredibile. Ieri a Lucca erano oltre mille i supporters gigliati a sostenere la squadra guidata da Renato Buso. Segno quest'ultimo che la tifoseria della Fiorentina è sempre pronta ad esaltarsi per una squadra che, anche se non vincente, mette in campo voglia, determinazione e capacità, come quella di Seculin e compagni.