Getty Images
Violamania: niente Isco, ma serviva davvero? A posto così, (ultra)competitivi. E per giugno...
SOGNO DI UNA NOTTE DI... MEZZO INVERNO - "Mercato in entrata chiuso", ha detto Pradè dopo l'arrivo di Piatek e Ikoné. Ugualmente si sono rincorse voci su Isco, 30 anni, da 9 al Real Madrid e ora in scadenza. Evidentemente le smentite informali non sono bastate, il ds ha dovuto sottolineare che non sa nemmeno chi siano gli agenti. Mi riesce difficile credere che un professionista come il direttore non conosca chi si occupa di un calciatore così importante, ma il succo è che di fronte a toni così decisi c'è solo da prendere atto e da archiviare la voce "arrivi". E poi Isco, alla fine, a cosa sarebbe servito? Sì, il tasso tecnico si sarebbe indubbiamente alzato, ma da mezzala c'è già un Bonaventura in stato di grazia e in odor di rinnovo, esattamente come Saponara in un settore, dicevamo prima, già affollatissimo. Se pensiamo che a sinistra ci sono ben tre mezzali e che Castrovilli può anche giocare a destra... Inoltre, l'ingaggio di Isco è ampiamente fuori portata. Andrebbe bene svenarsi per Vlahovic, quasi 22 anni e lo status di top europeo, ma Isco non vale uno sforzo economico simile se non maggiore. Le partenze verranno evase con relativa calma, intanto però la possibilità è quella di lavorare con precisione in vista di giugno, quando probabilmente serviranno un terzino destro e, soprattutto, ancora un centravanti.
FIDUCIA - Su Julian Alvarez non è mai piovuta nessuna smentita. Anzi. Sappiamo per certo che la Fiorentina ha un interesse forte nel giocatore, sebbene da qui a parlare di trattativa ancora ce ne corra. Il nucleo sudamericano, gli uffici di Burdisso e un progetto convincente sono carte ottime da giocare, specie con una Coppa europea da mettere magari sul piatto, ma in questi casi si devono fare i conti con squadre dal fatturato e dal blasone molto maggiori. Un paio di esempi su tutti, il Manchester United e l'Inter. Servirebbe che Alvarez ragionasse come ha ragionato Ikoné, in funzione solo ed esclusivamente della sua crescita professionale e dello spazio che potrà ritagliarsi. Difficile, ma gli ultimi due mercati della Fiorentina, incluso quello in corso, sono stati un successo assoluto, quindi perché non riporre fiducia fin da adesso nel terzo?