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    Violamania:| Perché abbiamo preso Cerci?

    Violamania:| Perché abbiamo preso Cerci?

    • Luca Cellini

    Mai come quest'anno la preclusione a stampa e tifosi degli allenamenti giornalieri della Fiorentina mi impedisce personalmente di sanare una mia curiosità che, sono sicuro, da martedì scorso è anche quella di moltissimi tifosi viola. Ma perché Sinisa Mihajlovic decide di far giocare molto spesso titolare Alessio Cerci? Non è una mia ripicca soggettiva o una volontà di andare in contrasto con scelte tecniche più che legittime da parte del tecnico, ma una mera questione che poggia sul rendimento altamente negativo di uno dei pochissimi investimenti sul mercato della squadra gigliata la scorsa estate.

    La domanda infatti dovrebbe essere: ma perché spendere, a dodici mesi dalla sua naturale scadenza di contratto, 3.5 milioni di euro per un giocatore fermo da un anno nella Roma, che viene da molteplici infortuni fisici e che non sana quelle che sono alcune lacune tecniche evidenti della Fiorentina da anni, accentuate maggiormente da questo inizio stagione? Con Santana, Marchionni, Papa Waigo e Vargas, c'era proprio bisogno di un ennesimo esterno di centrocampo? Soprattutto: era il caso di rimpolpare le casse di un club, quello giallorosso, che anche grazie ai soldi che percepirà con la cessione del 'Thierry Henry di Valmontone' - fossi il francese querelerei chi fa certi accostamenti - ha acquistato Nicholas Burdisso?

    Non posso credere che, casualmente, Cerci sia arrivato alla Fiorentina perché il suo procuratore è anche lo stesso di Sinisa Mihajlovic quando era giocatore, come pure di Comotto e De Silvestri, nonché l'intermediario italiano per gli arrivi di Jovetic e Ljajic dalla Serbia. Non posso pensare che Corvino avesse a trenta chilometri di distanza uno come Fabbrini, acquistato in comproprietà dall'Udinese insieme ad Angella per la stessa cifra pagata per Cerci, ed abbia preso proprio quest'ultimo. Quando martedì al 'Franchi' Fabbrini ha lasciato il campo, ho sentito quello stesso sospiro di sollievo fra il pubblico che non percepivo dai tempi in cui ad essere sostituito era Domenico Morfeo o Marco Rossi.

    Quel suo sistemarsi costantemente i capelli anche quando ha la palla fra i piedi, quell'idiosincrasia a passare la palla ai compagni di squadra che ha fatto saltare i nervi anche ad un tipo calmo come De Silvestri, quella mancanza di lucidità sotto porta - leggi tiro a lato al 90', solo davanti al portiere empolese -, ma anche le disavventure con la sua Maserati per le strade di Firenze, lo hanno già fatto finire purtroppo dietro la lavagna dei cattivi. E pensare che proprio il d.s. gigliato lo ha definito la 'corvinata estiva 2010'. Speriamo davvero che lo stesso Cerci mi smentisca e faccia ricredere l'ampio partito che oggi si pone tanti 'perché' intorno a lui.

    Nel frattempo, fossimo nei panni di Sinisa Mihajlovic, ci penseremo due volte a rimetterlo in campo, soprattutto da titolare, nelle prossime gare. Viste le non estreme capacità tecniche del duo Papa Waigo-Santana, ma almeno l'impegno che la stessa coppia senegalese-argentina ci mette ogni volta che indossa la maglia viola, opteremmo per dare a loro un posto da titolare nella Fiorentina del futuro. Se penso che a Cerci sono stati fatti quattro anni di contratto, e che il 28enne di Comodoro Rivadiva è in scadenza nel prossimo giugno, mi rendo conto che non capisco troppe cose della mia squadra del cuore. Quasi quasi faccio un salto a Coverciano per rivolgere le mie domande alla carpa Gina...

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