E' come incontrare la propria ex dopo pochi mesi, e farlo senza essere preparati psicologicamente, ma soprattutto senza aver avuto il tempo di elaborare il distacco. Per Vincenzo Montella quella di domenica prossima sarà la partita più difficile. Lasciate perdere le sfide a quelle poche vere big rimaste in questo campionato: con la Juve gli stimoli vengono da soli, Milan e Inter non sono più le corazzate di un tempo, la Roma ha falle difensive enormi e la Lazio sarà una parigrado della Fiorentina. Per il tecnico di Castello di Cisterna incrociare il Catania e i suoi protagonisti, con quest'ultimi (a cominciare dal presidente Pulvirenti) che non sembrano avere un buon ricordo di lui, vista la fine della storia con il club etneo la scorsa estate, sarà impresa difficilissima.
L'allenatore gigliato infatti si è ritrovato solo da oggi ad avere la propria squadra al completo, con tutti e gli undici reduci dagli impegni con le Nazionali, e quindi senza la possibilità di averci lavorato e dovendo ponderare in poche ore il loro status fisico e psicologico. La squadra che è rimasta a sudare a Firenze ha lavorato tanto e bene, ma è ovvio che bisogna capire la capacità di recupero dei vari Jovetic, Savic, Cuadrado ed El Hamdaoui per avere un quadro più completo in vista del Catania. Una sfida tutt'altro che banale per Montella, che ci tiene a dimostrare tutto il proprio valore e soprattutto cerca riscatto dopo l'ingiusta sconfitta di Napoli.
Presentarsi ad una gara dopo due settimane in cui si è masticato amaro - e vaglielo tu a spiegare alla classifica che contano solo i gol e non le occasioni da rete create - aumenta la frustrazione, e quindi la Fiorentina domenica pomeriggio dovrà essere brava ad approcciarsi bene fin da subito alla sfida. Il Catania è una delle squadre più sottovalutate della serie A, ha confermato tutti i propri pezzi da novanta ed ha un attacco da far invidia a molti. Ecco perché Montella dovrà dimostrarsi prima psicologo e poi allenatore, consapevole che però saranno obbligatori i tre punti. La verità invece è che, a prescindere da come finirà la gara del 'Franchi', alla Fiorentina servirà ancora pazienza e tanto lavoro, da svolgere insieme. Certo, i tre punti in più in classifica sarebbero un viatico migliore, lo sostiene per primo messieur Lapalisse, per accrescere consapevolezza nei propri mezzi ed autostima.