Getty Images
Violamania: la Fiorentina spreca molto ed esce sconfitta: anche il pari sarebbe andato stretto. Il Franchi torna una bolgia
I MIGLIORI – I viola sono stati per lungo e largo padroni del campo, soprattutto nella prima frazione di gioco. Gran parte dei problemi sono arrivati dalla destra dove un ikonè ispiratissimo ha messo a ferro e fuoco la retroguardia bianconera: al francese è mancata solo la concretezza in fase finalizzativa, i progressi dell’esterno sono sotto gli occhi di tutti. Il numero 11 non ha fatto sentire la mancanza di Nico Gonzalez, out per un’influenza last minute, e ha dimostrato di essere un asso nell’uno contro uno. Super anche Torreira, capace di reggere da solo l’intero centrocampo viola: tra la visione di gioco e la tenacia con cui affronta ogni pallone, il club viola potrebbe aver trovato il regista che cercava da anni. Bene Milenkovic, Benissimo Igor: i due annullano l’ex Dusan Vlahovic, permettendo a Terracciano di vivere una serata tranquilla.
I PEGGIORI – Serata molto negativa per Piatek: il polacco, goleador di Coppa Italia, è tallonato per 65’ da De Ligt che lo annulla. Niente di preoccupante, c’era da aspettarselo visto l’avversario che si trovava di fronte. Non è totalmente insufficiente la prestazione di Gaetano Castrovilli, ma da lui ci si aspetta molto di più: il numero 10 non può limitarsi a gestire il pallone, arrivando al tiro solo in rare occasioni. Il centrocampista appare spesso troppo leggero, ma serve un cambio: nei prossimi due mesi la Fiorentina ha bisogno della sua migliore versione. Tra i peggiori in campo, putroppo, ci finisce anche Lorenzo Venuti: esempio di fiorentinità e di attaccamento alla maglia, il terzino paga il fatto di essere nel posto sbagliato nel momento giusto. E’ incolpevole sull’autorete, ma di fatto abbatte di molto le possibilità che i viola riescano a passare il turno.
MENZIONE SPECIALE – Serve sottolineare quanto avvenuto ieri allo Stadio Franchi. Dopo una viglia di fuoco, in cui sia il club viola che il sindaco di Firenze Dario Nardella avevano fatto un appello alla civiltà dei fiorentini, in cui erano stati prospettati i peggiori scenari il popolo viola ha dato una lezione di stile a tutta Italia. Nel giorno del ritorno di Dusan Vlahovic in molti temevano un assalto all’albergo dove pernottava la Juventus, tanto che lo stabile in pieno centro era stato messo in sicurezza dalle forze dell’ordine. Una contestazione composta e civile, condita da 10'000 fischietti distribuiti prima della sfida e da una coreografia in Curva Fiesole che intimorirebbe chiunque. Lo Stadio Franchi ha vinto al di là del risultato finale.